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Sea Watch insulta Meloni: "Auguriamo tutto il male possibile", la premier li smaschera

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Sea Watch insulta e attacca il governo italiano e la sinistra tace. Diventa un caso politico il clamoroso tweet della Ong pro migranti su X: "I politici del governo italiano Meloni e Piantedosi sono oggi in Libia per lavorare con il primo ministro della Libia occidentale Dabaiba sulla loro politica migratoria distopica. Di qualunque cosa parlino, probabilmente mira ad aumentare il numero di uccisioni nel Mediterraneo. Auguriamo loro tutto il peggio". 

Il riferimento è al viaggio a Tripoli della premier Giorgia Meloni e del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per partecipare al Trans-Mediterranean Migration Forum, in Libia. Secca la replica del presidente del Consiglio: "La ONG Sea Watch, che non ha nulla da dire sugli scafisti che si sono arricchiti uccidendo migliaia di persone, augura a noi 'tutto il male possibile dal profondo del cuore' perché andiamo in Libia a confrontarci su come fermare l'immigrazione illegale creando sviluppo. Un cuore bizzarro, c'è da dire. In ogni caso, il Governo italiano continuerà a lavorare per fermare la tratta di persone, l'immigrazione clandestina e le morti in mare. Che a loro piaccia o meno".

Tutto il centrodestra si è indignato, a differenza delle opposizioni. "Il linguaggio di Sea-Watch e' pazzesco. In un comunicato arrivano ad augurare il peggio alla Meloni ed a Piantedosi. Che cosa vuol dire il peggio? Che ci siano più morti nel Mediterraneo? Queste organizzazioni, che nel passato hanno fatto da sponda ai trafficanti di persone con questo linguaggio, si qualificano, ancora di più, come un autentico pericolo per la sicurezza internazionale e per la vita dei clandestini vittime della tratta di organizzazioni criminali. Sea-Watch con queste parole dimostra di essere fuori da qualsiasi legalità di qualsiasi Paese del mondo. Una vergogna assoluta", sono le parole del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

Di "parole cariche d'odio" parla Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d'Italia. "I nostri due rappresentanti governativi - ricorda il parlamentare FdI - proprio oggi si trovano in missione a Tripoli per cercare, attraverso una collaborazione con le autorità libiche, di replicare quanto già sta avvenendo con Tunisi al fine di ridurre le partenze di barconi arginando cosi' il traffico di esseri umani e di conseguenza le morti in mare. Evidentemente questo obiettivo non è condiviso dalla Sea Watch, che pure tenta di apparire come paladina delle popolazioni del Sud del mondo, ma che poi - conclude Malan - si rivela un'organizzazione di attività e propaganda politica. Esprimo la solidarietà mia e di tutti i senatori di Fratelli d'Italia al presidente Meloni e al ministro Piantedosi". 

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