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Immigrazione, sbarchi e morti in mare: crollo verticale dei numeri

Enrico Paoli
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Chi guarda il dito strilla per Lampedusa, parlando degli gli ultimi sbarchi. Sull’isola, nelle ultime ore, sono approdate circa duecento persone. Ma chi osserva la luna, andando oltre l’indice, scopre facilmente come sbarchi e morti in mare, grazie alle politiche del governo in carica, siano in forte calo. Nonostante le ritrosie dei partner europei e le solite critiche della sinistra nei confronti della premier, Giorgia Meloni, il fenomeno dell’immigrazione clandestina sta iniziando a essere governato, e non lasciato al caso. Nei primi sei mesi del 2024 sono sbarcati in Italia 25.345 immigrati con una variazione percentuale che raggiunge il 60% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 62.364, secondo quanto rivela il cruscotto statistico del Viminale, aggiornato al 28 giugno. Il dato è più basso anche rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2022, quando gli extracomunitari sbarcati erano stati 27.346. Sul trend dei dati in calo si era già espresso qualche settimana fa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per il quale «si tratta di risultati certamente riconducibili all’azione che il governo sta portando avanti per contrastare il vergognoso traffico di migranti e affermare un più rigoroso rispetto delle regole in materia di migrazione, a cui va aggiunto l’incoraggiante dato sui rimpatri forzosi di coloro che non hanno titolo a rimanere in Italia». La nazionalità più dichiarata al momento dello sbarco, quest’anno, è quella del Bangladesh con 5.382, seguono Siria (3.692), Tunisia (3.219), Guinea (2.001) ed Egitto (1.591). I minori non accompagnati sono stati 3.382, rispetto ai 18.820 del 2023 e ai 14.044 del 2022. Dall’inizio dell’anno al 10 giugno sono stati effettuati 2.242 rimpatri, in aumento del 15 per cento rispetto ai 1.939 dello stesso periodo dello scorso anno.

La Polizia, intanto, ha individuato e arrestato i due presunti scafisti, due cittadini egiziani, che lo scorso 17 giugno avevano guidato un’imbarcazione in pessime condizioni dalla Libia verso l’Italia, causando la morte di dieci migranti per asfissia durante la traversata. A emettere i due provvedimenti di fermo è stata la procura di Agrigento la procura dei minorenni di Palermo, nei confronti dei due uomini sbarcati a Lampedusa quello stesso giorno. I fermati indicano gli investigatori, «avrebbero compiuto atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio nazionale di 54 migranti, prevalentemente di nazionalità pakistana e del Bangladesh, il tutto per trarne profitto anche indiretto, conducendo, governando e tracciando la rotta alla guida di un’imbarcazione inadatta a effettuare tale traversata e in pessime condizioni di sicurezza», si legge nel dispositivo, «tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità, cagionando la morte per asfissia, di dieci persone di nazionalità bengalese che si trovavano all’interno della stiva del natante, nonché lesioni ad altri migranti».

 

 

E restando in tema di morti in mare e dispersi, stando ai dati elaborati dal sito “Progetto migranti scomparsi”, nel corso del 2024 le vittime sono state 870, un dato nettamente inferiore agli anni precedenti. Per avere un termine di paragone occorre considerare che nel 2016 (governi Renzi-Gentiloni) le vittime dell’immigrazione furono più di 4mila. «Le politiche del governo Meloni sui flussi migratori cominciano a fornire importanti risposte concrete», sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti. «Quando c’è la Lega al governo, l’immigrazione irregolare si combatte concretamente e i risultati parlano chiaro», gli fa eco la senatrice Stefania Pucciarelli della Lega, capogruppo in commissione Esteri-Difesa a Palazzo Madama.

 

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