Migranti, Berlino: "Valuteremo i risultati del patto Italia-Albania"
Ed eccoci qui: Olaf Scholz è con le spalle al muro. Dopo la richiesta dei leader di ben 15 Lander della Germania di stipulare a livello nazionale accordi simili a quello tra Italia e Albania per la gestione dei flussi migratori, ecco che qualcosa a Berlino comincia a muoversi. Il governo tedesco valuterà "i risultati che l’accordo tra Italia e Albania" per la gestione dei migranti "mostrerà nella pratica", ha fatto sapere a LaPresse un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. Il governo tedesco sta esaminando diverse opzioni per l’esternalizzazione nei Paesi di transito e nei Paesi terzi delle procedure per i richiedenti asilo e ha consultato diversi esperti, anche in ambito internazionale. In questo contesto sono stati invitati dei "rappresentanti dall’Italia" che, "per motivi di calendario", non hanno potuto partecipare all’incontro.
"Nell’ambito dell’esame avviato dal governo federale per stabilire se in futuro la determinazione dello status di protezione dei rifugiati potrà essere effettuata anche nei paesi di transito o nei paesi terzi nel rispetto della Convenzione di Ginevra sui rifugiati e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, si è svolto anche un appuntamento internazionale con rappresentanti di altri Stati e istituzioni nonché un esperto di lingua inglese. Sono stati invitati i rappresentanti dell’Italia, ma non hanno preso parte allo scambio per motivi di calendario", ha spiegato il portavoce, aggiungendo che questa verifica "si basa su una decisione presa in occasione dell’incontro tra il cancelliere tedesco (Olaf Scholz) e i capi di governo degli Stati federali (Mpk) del 6 novembre 2023".
Nell’incontro tra Scholz e i presidenti dei Laender tedeschi dello scorso 20 giugno, ha detto ancora il portavoce "gli Stati federali hanno preso atto del rapporto del Governo federale sullo stato di avanzamento del mandato di verifica e hanno chiesto al Governo federale di ’basarsi su questo per sviluppare modelli concreti per l’attuazione delle procedure di asilo nei Paesi di transito e nei Paesi terzi e, in particolare, per affrontare le modifiche necessarie nella regolamentazione dell’Ue e, se necessario, nel diritto nazionale in materia di asilò. In questo contesto, al governo federale viene anche chiesto di tenere colloqui in un quadro internazionale". Il governo tedesco, quindi, "proseguirà l’esame e valuterà ulteriormente le dichiarazioni scritte degli esperti consultati su questo tema. Ulteriori spunti verranno anche dalle informazioni sui risultati che l’accordo tra Italia e Albania e il ’modello Ruandà britannico mostreranno nella pratica", ha concluso il portavoce.