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Ocean Viking, il Pd sbraita: "Porto di Ancona troppo lontano"

Andrea Valle
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La nave Ocean Viking gestita dalla ong “Sos Mediterranee”, nei giorni scorsi, aveva accolto a bordo al largo della Libia 224 migranti sopravvissuti a un naufragio al largo della Libia: lo stesso naufragio era costato la vita, secondo fonti delle ong, ad almeno 50 migranti. Ieri la stessa Ocean Viking ha fatto salire altre 135 persone al largo di Malta: le autorità italiane hanno assegnato all’imbarcazione il porto di Ancona, dove la nave approderà lunedì.

Attualmente a bordo ci sono 359 naufraghi salvati nel corso di quattro soccorsi, tra cui 265 uomini, 31 donne, 20 minori accompagnati con le famiglie e 43 minori non accompagnati (una femmina e 42 maschi). I 43 minori stranieri non accompagnati verranno accolti nelle strutture delle Marche. La destinazione di Ancona è stata oggetto di polemica furente da parte del centrosinistra. La segretaria del Pd Elly Schlein ha alzato i toni contro il governo di Giorgia Meloni: «I migranti sono stati alla deriva per una settimana, hanno visto morire sessanta persone che viaggiavano con loro, di fame e di ustioni, ma ora il governo impone ai sopravvissuti altri 5 giorni di navigazione sulla Ocean Viking per andare a sbarcarli fino ad Ancona. Infierire dopo quanto hanno passato è disumano e intollerabile, non degno di un Paese come l’Italia. Al governo chiediamo di intervenire e assegnare un porto più vicino. Fermiamo questa vergogna».

 

Anche il deputato dei Verdi Angelo Bonelli è andato all’attacco: «All’indomani dell’ennesima strage di migranti nel Mediterraneo, l’assegnazione di Ancona come porto di sbarco dalla nave della ong Ocean Viking, intervenuta per soccorrere i sopravvissuti, è scellerata e disumana. I medici di bordo hanno segnalato che la situazione di molti dei superstiti sulla nave è gravissima e appare dunque evidente la necessità di farli sbarcare con urgenza».

 

 

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