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Ong, attacco alla Libia e fango sull'Italia: motovedette e spari in mare

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Ancora fango sull'Italia e sul governo da parte delle Ong. Questa volta a mettere nel mirino il nostro Paese è l'Ong Sea Watch che prima attacca la Guardia Costiera libica e poi attacca anche l'Italia per aver fornito ai libici le motovedette. In una nota la Ong tedesca parla di una battaglia in mare attorno a una imbarcazione di migranti.

Leggere per credere. La Ong tedesca Sea Watch ha affermato che il suo aereo Seabird ha avvistato tre imbarcazioni in difficoltà con circa 90 migranti a bordo. Ha confermato che la nave della Ong Humanity 1 era sulla scena per condurre il salvataggio. Sul posto sarebbe però arrivata una motovedetta libica che ha effettuato una manovra pericolosa che secondo Sea Watch ha provocato il caos e molti migranti si sono gettati in mare.

L’Ong ha riferito che gli agenti della guardia costiera libica hanno sparato un colpo di pistola in mare. L’equipaggio a bordo dell’Humanity 1 ha salvato 77 migranti e, secondo i sopravvissuti, almeno uno è annegato. Altri sopravvissuti sono stati portati con la forza a bordo della motovedetta libica. Sea Watch ha aggiunto che in precedenza il suo equipaggio aveva visto la stessa nave libica intercettare un’altra imbarcazione in pericolo. Ancora una volta, le persone erano in acqua e cercavano disperatamente di scappare. E qui arriva la spruzzatina di fango sull'Italia: Sea Watch ha affermato che la motovedetta libica che ha causato il caos è stata recentemente donata dal governo italiano alla guardia costiera libica ed è stata finanziata dall’Unione Europea. Secondo la ONG, "questo non è un incidente, è ciò che vogliono fare accadere l’Italia e l’Unione Europea".
 

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