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Cutro, governo e Viminale parte civile nel processo agli scafisti

Cutro

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Il governo di Giorgia Meloni si costituirà parte civile nel processo agli scafisti per la strage di Cutro, il naufragio del caicco 'Summer Love' al largo delle coste calabresi. Il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha infatti dato disposizioni all’Avvocatura generale dello Stato affinché si costituisca come parte civile, in rappresentanza della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Interno, nel procedimento penale conseguente al naufragio avvenuto il 26 febbraio 2023 a poca distanza della costa di Cutro.

Come spiega una nota di Palazzo Chigi, "la decisione è stata presa in considerazione della estrema gravità dei fatti, che hanno visto la morte di almeno 94 migranti e un elevato numero di dispersi". "Agli imputati, in concorso tra loro, sono contestati i delitti di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento", si legge ancora nel comunicato. A giudizio con il rito immediato ci sono un cittadino turco, il cinquantenne Sami Fuat, e due pakistani, Khalid Arslan di 25 anni e Ishaq Hassnan di 22. Il quarto imputato, Ufuk Gun, cittadino turco di 28 anni, ha scelto il rito abbreviato.

"L'udienza nella quale è prevista la costituzione delle parti civili - viene spiegato - è fissata per domani, mercoledì 29 novembre".

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