Toni Capuozzo, l'affondo: "Dire che tutti i migranti scappano dalla guerra è un'offesa"
"Dire che scappano tutti dalle guerre è una offesa". Toni Capuozzo, ospite di Nicola Porro in studio a Stasera Italia, su Rete 4, sfida il politicamente corretto e il "dogma" della sinistra italiana ed europea, sostenitrice della teoria dell'accoglienza indiscriminata e dei porti aperti, a ogni costo.
"Io sono stato in Libia. Quanto costa quel viaggio? E com'è che dai campi di concentramento libici se ne escono con dei soldi in più da dare agli scafisti e con dei telefonini che fanno invidia a quelli dei nostri figli?", domanda provocatoriamente il giornalista Mediaset, storico conduttore e autore di Terra! su Canale 5. "Per me sognare di venire in Europa e migliorare la propria vita è più che legittimo. Rispettando le regole".
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"Comunque tu dici: non c'è un diritto ad arrivare in Europa", gli domanda ancora Porro. "No, non è un diritto. C'è da parte nostra un dovere di salvarli in mare, e guai a rinunciarci. Ma non c'è un diritto a venire in Europa".
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Il tema dell'immigrazione dal Nord Africa, oggi, si lega a doppio filo anche all'antisemitismo del mondo islamico che tifa Hamas, come sottolineato drammaticamente dalla scrittrice Edith Bruck, ebrea e "di sinistra" che qualche giorno fa ha ammesso di aver cambiato idea sulle posizioni di Salvini e Meloni.
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"Il 30 ottobre 2019, con il precedente governo, è stata istituita una commissione che tutti noi conosciamo come 'commissione Segre' perché prende il nome dalla senatrice che ha fatto della sua persona e della sua vita una battaglia contro l'antisemitismo e l'odio. Per questo venne chiamata 'commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza'", ricorda in studio Porro. Una commissione che, oggi, pare sparita nel nulla proprio nel momento in cui se ne avverte maggiormente il bisogno. "La commissione sull'odio dimentica gli ebrei", chiosa Porro.