Immigrazione, FdI tira dritto e gela Giani: "Cpr in Toscana si farà"
Il Centro di Permanenza per i Rimpatri si farà. Che piaccia o no al Pd fiorentino. Nonostante il voto del Consiglio regionale che ha ribadito la necessità di impegnare "la giunta a manifestare, in ogni sede utile, la ferma contrarietà a ogni ipotesi di Cpr sul territorio", stando al Tempo sarà il Viminale ad avere l'ultima parola. "Il decreto del governo dice, in modo chiaro, che il luogo per il Cpr verrà individuato dopo aver sentito il presidente di Regione. Se Giani dirà di no, non lo so perché cambiano idea tutti giorni, ne prenderemo atto e faremo comunque il Cpr. Non lasceremo i clandestini a delinquere per le nostre strade", tuona Giovanni Donzelli. L'esponente di Fratelli d'Italia ricorda all'opposizione quanto fatto da Marco Minniti, che da ministro di sinistra impediva alle navi di partire.
All'epoca però lui "era considerato un genio della sinistra. Oggi che Giorgia Meloni parla di un blocco navale viene aspramente criticata. Solidarietà è impedire agli scafisti di decidere chi viene in Italia. Perché non parte chi ha più bisogno, ma chi paga meglio questi trafficanti di esseri umani. Chi scappa dalla guerra deve sempre accolto". Che la coerenza non sia una dote del Pd non è una novità. L'assessore regionale toscano all’immigrazione, Stefano Ciuoffo, ha infatti ribadito la posizione dei dem: "L’ipotesi di Aulla? Faremo tutto il possibile nelle nostre forze perché questo non avvenga".
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A stretto giro è arrivata la replica di Fabrizio Rossi, coordinatore regionale del partito guidato da Meloni: "I Cpr sono destinati esclusivamente a ospiti irregolari, che non hanno diritto di restare sul nostro territorio". D'altronde, gli fa eco il senatore di FdI, Paolo Marcheschi, "per noi si tratta di una vera emergenza e la sicurezza è una priorità. Il modello dell’accoglienza del Pd è fallito, preferiamo decisamente far aspettare il rimpatrio in un Cpr controllato piuttosto che lasciarli a bivaccare o addirittura delinquere nei centri delle nostre città". E la Toscana risulta essere tra le prime dieci città italiane per indice di criminalità nell’ultima classifica del Sole 24 Ore.
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