Tajani, ira su Berlino: "Dica quel che vuole". Cosa c'è dietro le mosse di Scholz
Antonio Tajani è furibondo con la Germania e se la prende direttamente con Olaf Scholz. "Il Cancelliere tedesco può dire quello che vuole... Loro hanno" un problema di "immigrazione secondaria, noi abbiamo un problema di immigrazione primaria", ha attaccato il vicepremier di Forza Italia. "Abbiamo previsto una strategia. Noi dobbiamo guardare alla strategia, alla solidarietà europea".
In Germania, ha proseguito Tajani, "sono in campagna elettorale, però c’è un problema importante da risolvere, non è solo la campagna elettorale... Noi vorremmo capire qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. Valuteremo, vedremo, i migranti che vogliono andare in Germania, non è che li devono mandare in Italia", ha detto il segretario nazionale di Fi a margine della kermesse azzurra di Paestum, commentando le dichiarazioni del cancelliere Scholz sull’emergenza migranti.
Ieri 30 settembre, sempre dal palco di Paestum Tajani aveva chiarito: "Siamo per accogliere i migranti regolari. Tant’è che il Cdm ha approvato un decreto flussi che nei tre anni prevede di portare nel nostro Paese quasi 400mila persone, forse anche di più, che possono lavorare nell’industria e nell’agricoltura. Migranti regolari che vengono in un posto di lavoro certo. Non si possono fare scelte come quelle della Germania" sul fronte delle Ong, scelte "che sono dannose per l’Italia e certamente non agevolano il raggiungimento di un accordo a livello europeo".