Immigrazione, Tajani risponde al ministro tedesco: "Ong sono calamite"
Nuova tensione Italia-Germania sui migranti. A ridosso dell'incontro bilaterale con il suo omologo italiano Antonio Tajani, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock sembra aver lanciato una frecciata sulla questione ong. Come dai lei detto, i volontari che si impegnano a salvare le vite dei migranti naufraghi nel mar Mediterraneo "hanno il nostro sostegno. Abbiamo tutti visto le immagini da Lampedusa. La situazione è insostenibile: è una grande sfida per l'Italia, questo lo capiamo". Ma, ha aggiunto, "ogni vita ha un valore e ogni persona annegata non è solo un numero nelle statistiche ma un padre, un figlio, un amico. Almeno 2.300 persone sono morte dall'inizio dell'anno: sono 2.300 destini, persone, speranze per un futuro migliore. Questo non deve diventare routine". Il riferimento sembra chiaramente al botta e risposta sul finanziamento di Berlino ad alcune ong che operano nel Mediterraneo.
"Fortunatamente - ha poi proseguito - molti vengono salvati: lo dico con gratitudine. Oltre il 90% di quelli che partono vengono salvati dall'annegamento, siamo grati alla guardia costiera italiana ma anche ai volontari che hanno un ruolo e si impegnano per salvare vite nel Mediterraneo, mentre la missione europea Mare Nostrum non c'è più. Questo impegno ha il nostro sostegno". Da qui la replica del vicepremier e segretario di Forza Italia. È stato lui a sottolineare che "nessuno fa la guerra alle ong, però non possono essere una sorta di calamita per attrarre migranti irregolari che, guarda caso, vengono portati sempre e soltanto in Italia perché è il porto più vicino. Le navi delle ong possono fare soccorso in mare, ma non si può trasformare l'Italia nel luogo dove tutte le ong portano i migranti, anche perché non vogliono venire" ma vogliono raggiungere "altri Paesi europei". Per questo, ha sottolineato, serve una soluzione europea.
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Tajani poi non ha mancato di fare riferimento alla lettera di Giorgia Meloni al cancelliere Olaf Scholz: "Gli sforzi finanziari dei singoli Stati si concentri su soluzioni strutturali della questione migratoria". E sulle dichiarazioni di Andrea Crippa, numero due della Lega autore dell’ultima sparata sulla Germania, l’esercito e i migranti, il ministro degli Esteri aggiunge: “Le parole di un parlamentare non esprimono la posizione del governo. Noi quello che dobbiamo dire lo diciamo in maniera molto chiara, ma nessuno pensa che il governo tedesco ricordi il passato né abbia strategie analoghe". Intanto dopo la riunione dei ministri degli Interni a Bruxelles, è stallo sul patto sull'immigrazione. L'Italia ha chiesto tempo per valutare il piano su cui, probabilmente, si troverà un punto di convergenza nei prossimi giorni.
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