Immigrazione, Crosetto contro la Germania: "Quasi un atto di guerra"
Non fa sconti, Guido Crosetto. Si parla di immigrazione e il ministro della Difesa si sbottona in un'intervista a La Stampa. Nessun tono conciliante con Francia e Germania dopo i fatti degli ultimi giorni. Crosetto premette come "l'obiettivo del governo sia togliere agli scafisti la certezza di poter condurre i loro traffici senza che nessuno li fermi. Superato un certo limite, diventa quasi un atto di guerra. Serve però un cambio di approccio a livello europeo. Vedo che i francesi bloccano con militari e polizia le frontiere, eppure nessuno dice niente", picchia durissimo.
Nel mirino, poi, la Germania per i finanziamenti alla Ong. "Berlino - riprende Crosetto - finge di non accorgersi che, così facendo, mette in difficoltà un Paese che in teoria sarebbe amico". Dunque il ministro aggiunge: "Di fronte alla nostra richiesta d’aiuto, questa è la loro risposta? Noi non ci siamo comportati allo stesso modo quando Angela Merkel convinse l’Ue a investire in Turchia miliardi di euro per bloccare i migranti che arrivavano in Germania dal Medio Oriente". Per Crosetto, dunque si tratta "dell’approccio ideologico di una certa sinistra, che non tiene conto delle conseguenze delle loro teorie sui popoli".
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E lo stesso approccio, sottolinea, è quello dimostrato da Frans Timmermans, commissario Ue, del quale Crosetto non condivide le politiche industriali, "si riveleranno distruttive", profetizza. Questo perché "non conta solo la bontà dell’obiettivo, ma anche come ci si arriva. Volerlo raggiungere in un tempo così stretto, mentre la produzione europea non è in grado di stare al passo con i cambiamenti richiesti e i costi che generano queste scelte, porterà alla desertificazione di interi comparti industriali. E sarà un enorme regalo alla Cina", conclude senza giri di parole Guido Crosetto.
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