Migranti, "cauzione" da 5mila euro? Pd sbugiardato: prevista dalla Ue
La cauzione di 5mila euro per i richiedenti asilo che non vogliono essere trattenuti fino all’esito della domanda? La sinistra grida allo scandalo, ma è prevista dall’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo. Non è quantificata la cifra - è vero - però la “cauzione” c’è.
Toh, il Pd adesso si scaglia contro l’Europa. La cauzione, come lamenta parte dell’opposizione, si applica a chi è nei Cpr? Falso: nei Centri per i rimpatri ci sono migranti sui quali già pende il decreto di espulsione o che hanno commesso reati gravi. La cauzione invece verrà chiesta agli extracomunitari provenienti dai “Paesi sicuri” e ospitati nei nuovi “Centri di frontiera”, e il primo viene aperto oggi a Pozzallo, nel Ragusano, la capienza è di 84 posti. I “Paesi sicuri” sono 16 e tra questi ci sono Tunisia, Marocco, Algeria e Nigeria.
CAMBIO DI PASSO
Il meccanismo della cauzione (una sorta di fideiussione, una garanzia finanziaria) «trasforma l’Italia nll’hotspot d’Europa», come ha tuonato Azione (il partito di Carlo Calenda) sui social? Semmai è il contrario, perché se di norma servono 3 anni- tra ricorsi e controricorsi - per stabilire se un richiedente asilo ne ha diritto o meno, col nuovo meccanismo introdotto dal governo Meloni tramite il “decreto Cutro” serviranno al massimo 28 giorni, dopodiché chi non ha diritto all’accoglienza riceverà il foglio di via. I 5mila euro, precisamente 4.938, sia in caso di accoglimento della richiesta che di espulsione verranno restituiti, con un’unica eccezione, nel caso lo straniero non si renda reperibile, un esempio su tutti che sparisca facendo perdere le proprie tracce.
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L’introduzione di questa garanzia finanziaria da parte del governo è calcolata sul costo di mantenimento dello straniero all’interno di questi nuovi centri. Proprio per questo la somma verrà aggiornata ogni due anni.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato: «Il recepimento della direttiva europea ci fa avviare qualcosa di mai fatto prima. La direttiva prevede la possibilità di trattenere i richiedenti asilo tramite un provvedimento convalidato dall’autorità giudiziaria.
L’alternativa è che il richiedente asilo presti una sorta di garanzia. L’obiettivo è di risolvere il problema storico di tenere le persone in un limbo per anni, in Italia, con un grave carico sul bilancio dello Stato».
E ancora, Piantedosi: «I numeri dei migranti arrivati non sono preoccupanti in assoluto per un Paese come il nostro. L’Italia soffre del problema dei flussi: sono arrivi incontrollati e incontrollabili, non sempre prevedibili nelle loro dinamiche, in una maniera che impone anche l’attenzione sulla pericolosità dei transiti».
LA NORMATIVA
Dicevamo della norma prevista dall’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo. Articolo 5.3: «È possibile chiedere la costituzione di una garanzia o il versamento di una cauzione. In tali casi, l’importo specifico dovrebbe essere adattato alla situazione individuazione (...) Nulla vieta che la cauzione o la garanzia finanziaria siano versate da terzi». È quest’ultimo l’unico passaggio che il governo tramite il “decreto Cutro” ha adattato, e questo per evitare che qualche Ong o associazione favorevole all’immigrazione indiscriminata potesse finanziare gli sbarchi irregolari. C’è poi l’articolo 9 della direttiva 2008/115 inerente alla consegna dei documenti, alla cauzione, all’obbligo di presentazione all’autorità e a quello di dimora. Ma la sinistra sbraita.
L’ultima è la vicepresidente dem al Senato, Beatrice Lorenzin: «Pensavo che i 5mila euro fossero una fake news». Per il deputato grillino Alfonso Colucci «la cauzione è l’ultima vergogna del governo». La segretaria dem Elly Schlein parla di «un’ulteriore crudeltà inumana». Invero basterà presentare un passaporto o un qualsiasi altro documento valido - ricordiamo (alla sinistra) - per non dover versare alcuna garanzia. È che Dem e 5Stelle proprio non ce la fanno ad accettare l’idea del rispetto delle regole in tema di immigrazione. Il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni, parlando dell’implementazione dei Cpr- quindi non delle strutture che verranno allestite sulla scorta di quella di Pozzallo - porterà al raddoppio dei militari impiegati nell’operazione “Strade Sicure”. Sui nuovi centri che il governo inaugura oggi, invece, è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini. «A me interessa che si sblocchi quella che ha i tratti di un’invasione. Poi ogni mezzo democraticamente concesso può essere usato». M ai democratici i mezzi democratici non piacciono più.