Migranti, la denuncia di Vespa: "La sinistra europea boicotta Meloni"
La pressione migratoria sull'Italia è stata definita "insostenibile" da Giorgia Meloni, che ieri in un video su Facebook ha annunciato misure straordinarie immediate per gestire l'emergenza sbarchi. In realtà, la premier si sta muovendo da tempo su questo fronte. Lo scorso luglio, per esempio, ha firmato - insieme a Ursula von der Leyen e il premier olandese Mark Rutte - un protocollo col presidente tunisino Kais Saied che prevede l’erogazione immediata di 105 milioni per bloccare i flussi verso l’Europa e di altri 150 milioni per investimenti da pagare entro l’anno.
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Bruno Vespa ne ha parlato sul Giorno, sottolineando come a due mesi da quella firma non sia arrivato ancora un euro, "un po’ perché la burocrazia europea è più lenta di quella italiana, ma soprattutto perché l’ala sinistra della Commissione sta facendo di tutto per boicottare l’accordo", ha spiegato il giornalista. Che poi ha fatto notare come un contatto tra il nostro Paese e la Tunisia sia già in atto: "La Meloni chiama Saied dieci giorni fa, lo prega di pazientare, alla fine lo convince e come per incanto per una settimana non arriva più nessuno".
A mettere i bastoni tra le ruote al piano della Meloni sarebbe anche il ministro degli Esteri europei Josep Borrell della sinistra socialista spagnola. A tal proposito, il conduttore di Porta a Porta ha scritto: "Borrell cerca la sponda del commissario europeo ungherese Oliver Varhellyi, che ha delega al ‘vicinato’, e gli dice che l’accordo del 16 luglio non andava firmato dalla von der Leyen. In più si mette al lavoro per far dichiarare 'non sicuri' i porti della Tunisia. Se questo avvenisse, nessun migrante potrebbe essere rimandato indietro".
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