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Immigrazione, "fermare i barchini". Il sospetto di Sechi su sinistra ed Europa

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Le immagini di Lampedusa sono un segnale chiaro, scrive Mario Sechi nel suo editoriale su Libero in edicola oggi, giovedì 14 settembre, la crisi africana si sta avvitando. Sull'isola siciliana è in corso nelle ultime ore una vera e propria invasione, con migliaia di migranti sbarcati ad aggravare la già disastrosa situazione dell'hotspot. La fotografia drammatica di un paradosso italiano ed europeo. La nostra sinistra, per anni, ha predicato la politica dei porti aperti e dell'accoglienza indiscriminata e ora, all'opposizione, sindaci e governatori "rossi" si lamentano sostenendo che "non c'è posto per tutti".

 

A Bruxelle, Francia e Germania chiedono all'Italia di riprendersi 12mila immigrati irregolari anche a fronte della mancata redistribuzione dei mesi scorsi. Le elezioni europee si avvicinano e con esse anche gli attacchi strumentali. Il governo di Giorgia Meloni ha subito posto sul tavolo europeo la questione, ottenendo risposte a medio e lungo termine. Ma l'emergenza è ora e le autorità comunitarie e internazionali devono intervenire con decisione, subito. Occorre fermare i trafficanti nel punto di partenza, spiega ancora Sechi, "questo significa neutralizzare all'origine i 'barchini', prima che prendano il mare".

 

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