Cutro, la mossa per infangare la Guardia Costiera: "Cosa ho visto per 3 secondi"
Sul fronte delle indagini per il caso del naufragio di Cutro, si apre una nuova fase, quella di alcune testimonianze, tutte da verificare, che tirano ancora una volta in mezzo la Guardia Costiera. Questa volta a puntare il dito contro i nostri militari sono tre sopravvissuti di quella terribile tragedia. Ancora una volta dunque si cerca di mettere sotto una luce oscura l'operato della Guardia Costiera che salva centinaia di vite in mare ogni singolo giorno. Secondo quanto riporta il Corriere, alcuni legali che seguono i sopravvissuti avrebbero posto alcune domande proprio su quella notte: "Ho visto un elicottero bianco", dice una dei sopravvissuti. Sicura che fosse un elicottero?, chiedono gli avvocati che filmandola deposizione per fare indagini difensive. "Ce ne sono molti in Afghanistan, so distinguerlo da un aeroplano", risponde lei. Che ora era? "Non avevo orologio o telefono, non so l’ora esatta. L’ho visto quando la luce del giorno era ancora lì e non era completamente buio. L’ho visto per 3-5 secondi, poi lo scafista ci ha mandato di sotto".
Poi lo ha visto o sentito di nuovo? "Sì. L’ho visto molto bene, due volte da vicino, la prima che era ancora giorno, la seconda era durante la notte. Era bianco e la sua coda era rossa, c’era qualcosa come una bandiera. Guardavo la facciata bianca ma poi lo scafista ci ha mandato di sotto". Difficile capire cosa si possa vedere in "3-5 secondi" col mare in tempesta e distinguere chiaramente la tipologia di un elicottero.
"Da sopprimere". Schiaffo a Minniti, Pd: vergognoso dietrofront sui migranti
E ora tutto questo materiale, inclusi i video delle deposizioni dei superstiti è diventato materiale per una istanza depositata nei giorni scorsi in Procura a Crotone, dove il procuratore Giuseppe Capoccia e il pubblico ministero Pasquale Festa si stanno occupando di due inchieste. L'obiettivo dei difensori è quello di acquisire i dati di volo dei mezzi della Guardia Costiera per verificare l'attendibilità di questi racconti. Ma resta il fatto che ancora una volta si cerca di puntare il dito contro la nostra Guardia Costiera che su quella tragedia non ha colpe. E proprio la Guardia Costiera ha smontato ogni accusa: "In merito alla notizia rilanciata questa mattina da alcune testate giornalistiche, riguardante la presunta presenza in volo il giorno 25 febbraio di un elicottero della Guardia Costiera italiana, in prossimità del barcone successivamente naufragato a Cutro la mattina del 26 febbraio, il corpo «smentisce - come risulta dagli ordini di volo delle basi aeree della Guardia Costiera - che ci fossero in volo elicotteri della Guardia Costiera italiana, così come invece riportato dalle testimonianze citate dagli stessi quotidiani nazionali".
Lampedusa a un passo dal collasso: nuovi arrivi all'hotspot