Migranti, Sea-watch attacca il governo: "Motovedette a Lampedusa e noi..."
Continuano gli sbarchi di migranti sulle nostre coste. Ieri 14 luglio l’Aurora, l’assetto veloce di Sea-Watch, "si è trovata ad operare in un’area del Mediterraneo in cui erano presenti decine di imbarcazioni in difficoltà", spiega la stessa Ong. C'erano anche le autorità italiane ma la Sea-watch si è comunque lamentata attaccando il governo.
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"Grazie alle segnalazioni dell’aereo di Pilotes Volontaires l’equipaggio di Aurora è riuscito a individuare 11 imbarcazioni con circa 485 persone a bordo in totale - prosegue la Ong - l’equipaggio di Aurora per ore ha cercato di stabilizzare la situazione distribuendo giubbotti di salvataggio e utilizzando zattere gonfiabili in attesa dell’intervento delle autorità italiane che hanno poi soccorso diverse imbarcazioni. La situazione si è complicata ulteriormente con l’arrivo del buio. Dopo avere ricevuto indicazione dalla Guardia Costiera l’equipaggio ha imbarcato 52 persone da due natanti in grave difficoltà, tra loro 20 donne e 19 minori, di cui 14 non accompagnati e un neonato di un mese".
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"Mentre le motovedette della Guardia Costiera si dirigevano a Lampedusa ad Aurora è stato assegnato il porto di Trapani, distante 15 ore di navigazione. Un porto troppo lontano per il nostro assetto", sbotta la ong, "ma che cercheremo lo stesso di raggiungere senza mettere in pericolo la salute delle persone soccorse. Non possiamo permettere che un nuovo sequestro lasci senza un assetto di soccorso le persone in pericolo nel Mediterraneo".