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Piantedosi all'hotspot di Lampedusa con la commissaria Ue: lezione alla sinistra

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Nel giorno in cui Matteo Piantedosi fa visita all'hotspot di Lampedusa, altri 45 migranti sono sbarcati sull'isola. La situazione è ormai ingestibile, con il centro accoglienza quasi saturo. Ecco allora che il ministro dell'Interno manda alla sinistra un chiaro messaggio. Con lui, infatti, Ylva Johansson, commissaria europea agli Affari Interni.

 

 

Il titolare del Viminale punta ad accelerare sul piano delle "procedure accelerate di frontiera" per rimpatriare velocemente i migranti che non ottengono la protezione internazionale e provengono da Paesi sicuri. Mentre la commissione europea, con Johansson, "è impegnata a fornire risposte efficaci alle sfide della gestione della migrazione. La solidarietà dell'Ue è fondamentale". Johansson e Piantedosi non sono comunque soli. Con loro anche il commissario straordinario per l'emergenza immigrazione clandestina, il prefetto Valerio Valenti. Ad accogliere la delegazione ci sono poi il prefetto di Agrigento Filippo Romano, il questore Emanuele Ricifari e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Rocco Lopane. La delegazione si sta spostando all'hotspot in contrada Imbriacola dove il capo del Viminale e la commissaria europea agli Affari interni effettueranno una visita alla struttura di primissima accoglienza che, al momento, ospita oltre 500 persone. 

 

 

Gli ultimi sono quelli arrivati in queste ore: una cinquantina di migranti ieri sera tra cui donne e un bambino, 41 nella notte e una sessantina questa mattina intorno alle 9, in buona parte partiti dalle coste tunisine. Insomma, dopo qualche giorno di stop dettato dal maltempo e dal mare mosso, riprendono gli sbarchi. 

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