Immigrazione, "attacco con i machete": pirateria nel Mediterraneo
Non solo immigrazione, adesso un nuovo fenomeno si starebbe diffondendo davanti alle coste tunisine: atti di pirateria tra gruppi che si fanno la guerra tra di loro. Da una parte ci sarebbero i locali e dall'altra i subsahariani. Due categorie di migranti che non salirebbero mai nemmeno sugli stessi barconi. Tuttavia, come sottolinea il Giornale, il racket dell'immigrazione è nelle mani dei tunisini, che pretendono dagli altri una sorta di mazzetta per partire.
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I subsahariani hanno sempre denunciato gli attacchi dei tunisini. Ma la novità adesso è che all'interno del loro grande gruppo si starebbero creando delle gravi e profonde divisioni tra le diverse etnie presenti. "Sfax, attenzione ai sudanesi: assalti vicino alla costa con machete e coltello. Sono ripartiti con la barca dei feriti", ha avvertito qualcuno sui social. I sudanesi opererebbero in maniera precisa: prima assalterebbero le barche riportandole a riva e poi farebbero scendere tutti facendo salire invece i migranti scelti da loro.
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Il timore adesso è che chi compie questi atti di pirateria possa, poi, imbarcarsi insieme agli altri per raggiungere le coste italiane. Cosa che a quanto pare starebbe già succedendo, secondo qualche testimonianza: "La barca rubata dai sudanesi, e che ha lasciato in riva al mare i passeggeri feriti, è andata a Lampedusa". Paura anche tra i migranti: "Dall'arrivo dei sudanesi nel Maghreb è tutto rovinato per le partenze. Marocco, Libia e Tunisia sono fot**te. Sono terroristi di prima classe". Pare che i sudanesi vengano addirittura definiti "animali selvatici".
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