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Sea Watch, motovedetta impazzita disobbedisce agli ordini: dove attracca

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Braccio di ferro tra il governo italiano e l'ong tedesca Sea Watch. Dopo gli scontri del passato con l'ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, arriva una nuova vicenda che farà parecchio discutere. Si riapre di fatto la guerra tra le navi che salvano i migranti nel Mediterraneo e che poi cercano un porto italiano per lo sbarco. Infatti i 39 migranti salvati da "Aurora" di Sea Watch sono stati fatti sbarcare a Lampedusa, contravvenendo alle indicazioni delle autorità italiane che avevano assegnato il porto di Trapani.

"Il Mrcc Roma ci ha incaricato di dirigerci verso il porto di Trapani - spiega la ong tedesca - a 32 ore di distanza, non raggiungibile per un assetto come Aurora". Il salvataggio è avvenuto grazie all’equipaggio di Rise Above di di Lifeline che aveva individuato il barchino e messo in sicurezza le persone distribuendo giubbotti salvagente.

 

"Aurora è una motovedetta da 14 metri inadatta a lunghe navigazioni. Per questo si è scelto di sbarcare a Lampedusa, così come fanno le motovedette delle autorità italiane", afferma la ong tedesca. A questo punto dunque potrebbe aprirsi un contenzioso pesante tra il governo e l'Ong. L'ennesimo capito di una guerra aperta da parte delle navi umanitarie al Viminale e al nostro esecutivo. 

 

 

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