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Galata Seaway, la voce dalla Procura: di cosa sono accusati i migranti

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Sono stati fatti sbarcare e poi sono stati condotti in Questura, a Napoli, i quindici immigrati clandestini trovati a bordo della nave turca Galata Seaway diretta in Francia sulla quale ieri ci sarebbe stato un tentativo di dirottamento. Tentativo poi sedato dalle forze speciali italiane. A coordinare le indagini finalizzate a fare luce su cosa è realmente accaduto sull'imbarcazione è il sostituto procuratore di Napoli Enrica Parascandolo. Al momento non risulta che sia stato adottato un provvedimento nei confronti degli immigrati.

 

 

Di quei quindici per tre si è reso necessario il ricovero in ospedale. Gli uomini, stando agli agenti, sarebbero 1 iraniano, 4 siriani e 9 iracheni. L’unico non identificato è ricoverato per ipotermia all’Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli. Anche altre due persone sono state ricoverate nello stesso ospedale per un lieve malore, ma non ci sono feriti.I migranti saranno trasferiti presso il centro di accoglienza della Croce rossa, eccetto due minori che saranno trasferiti in un altro centro. A sventare il tentativo di dirottare la nave la Brigata San Marco mentre, una volta arrivata nelle acque del golfo di Napoli, l'imbarcazione è stata scortata dalle motovedette della guardia di finanza e della Capitaneria di porto. 

 

 

Intanto il comandante ha riferito agli inquirenti di aver visto due clandestini armati di coltello che si aggiravano nella zona macchine della nave dove però non sono riusciti a entrare. Motivo per cui ha lanciato l'allarme. Eppure al momento la Procura esclude il dirottamento. "I dirottatori della nave sono stati catturati - ha fatto sapere Guido Crosetto, ministro della Difesa -. Tutto è finito bene. I miei complimenti ai ragazzi del Battaglione San Marco, ai poliziotti e ai finanzieri, che hanno concluso una splendida operazione in collaborazione. Ognuno per la sua parte. Bravi!". 

 

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