Open Arms, Camps infanga Salvini in tribunale: "Responsabilità è solo sua"
"Speriamo di avere giustizia": il presidente di Open Arms, Oscar Camps, lo ha detto prima di entrare in udienza per il processo che vede imputato l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Nell’aula bunker di Palermo parleranno i protagonisti di questo caso risalente all'estate del 2019, ovvero i rappresentanti della Ong che ospitava i 147 migranti rimasti a bordo per 19 giorni. "Salvini ha la sua versione - ha continuato Camps - in realtà i ministri che sono stati sentiti hanno detto che la decisione di non fare sbarcare i migranti l'ha assunta lui, la responsabilità è solo sua".
Il sondaggio che ribalta i giochi: chi cresce (in silenzio), via al sorpasso
Nel frattempo, la difesa di Salvini - rappresentata dall'avvocato Giulia Bongiorno - punta sul ritrovamento di una relazione di servizio del sommergibile "Venuti" della Marina Militare che l'1 agosto 2019 osservò e filmò le operazioni di salvataggio della Open Arms; venne anche registrata una breve conversazione fra la nave della Ong e un battello vicino. Secondo i legali della Ong, però, "non c'è alcun mistero, erano le comunicazioni fra i soccorritori". Piuttosto, Open Arms ha presentato un esposto contro l'equipaggio del sommergibile: "Per omissione d'atti d'ufficio, per non essere intervenuti, considerate le condizioni di pericolo in cui versava l'imbarcazione dei migranti", ha spiegato l'avvocato Arturo Salerni.
"Non sono favorevole alla pena di morte, ma...": Salvini travolge la "bestia" di Annecy