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Cutro, primi indagati per il naufragio: perquisizioni e interrogatori

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La procura della Repubblica di Crotone ha iscritto i primi nomi nel registro degli indagati per il naufragio di Cutro, avvenuto nella notte fra il 25 e il 26 febbraio scorso, che costò la vita a 94 persone. Gli inquirenti hanno disposto una serie di perquisizioni e interrogatori che sarebbero attualmente in corso. 

Il decreto di perquisizione, firmato dal sostituto procuratore Pasquale Festa, viene eseguito in queste ore dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Crotone. Dalle poche notizie che filtrano dagli ambienti della Procura le perquisizioni stanno interessando le sedi locali della Guardi di finanza, della Guardia costiera e di Frontex e servono a raccogliere elementi per verificare la possibilità di iscrivere come ipotesi di reato l’omissione di soccorso.

L’imbarcazione che naufragò sulla spiaggia di Steccato di Cutro venne avvistata da Frontex nella notte del 25 febbraio; la segnalazione dell’agenzia europea che si occupa delle frontiere, fu raccolta dalla Guardia di finanza che inviò verso l’imbarcazione due unità navali da Taranto e Crotone. I mezzi militari, però, tornarono indietro, ufficialmente per condizioni meteo marine avverse. Nel frattempo il caicco continuava la sua navigazione verso la costa calabrese seguita da un aereo Frontex che, però, per problemi di carburante fu costretto a tornare alla base. In questo frangente la Guardia costiera non venne mai allertata per un intervento Sar. La motovedetta della Guardia costiera intervenne circa 6 ore dopo l’avvistamento solo a seguito dell’allarme lanciato da alcuni pescatori che si trovavano sulla spiaggia di Steccato.

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