Cutro, spunta il video choc: "Come in crociera", orrore prima del naufragio
Un particolare raccapricciante emerge ora dai fatti di Cutro, il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi lo scorso 26 febbraio. Pare che gli scafisti abbiano girato un video per "promuovere" i viaggi dei migranti, "come se fossimo in crociera". Questo quanto è stato detto - come riporta il Corriere della Sera - durante l’incidente probatorio davanti al Tribunale di Crotone nei confronti dei tre presunti scafisti del naufragio.
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Un testimone, in particolare, ha detto: "Come se fossimo in crociera, ci veniva chiesto di inneggiare al trafficante che aveva una sorta di agenzia in Turchia". Si tratta dell’iraniano Rezappourmoghaddam Motjabu che ha indicato con l'indice i tre presunti scafisti dicendo al pm: "Sono loro". I tre uomini sono il pakistano Khalid Arslan e i turchi Sami Fuat e Gun Ufuk, arrestati con l’accusa di essere alcuni degli scafisti alla guida dell'imbarcazione che si è disintegrata prima di toccare la spiaggia di Steccato di Cutro, causando la morte di 94 migranti.
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L’iraniano sopravvissuto alla tragedia ha aggiunto: "Con una barca del valore di 20mila euro, per guadagnare 1 milione di euro, avete ucciso donne e bambini. A chi rispondete per questo? Ve lo ripeto oggi". Pare infatti che l'intenzione degli scafisti fosse quella di abbandonare i profughi qualche decina di metri dalla spiaggia, prima dell’alba, per poi ripartire con la stessa barca verso la Turchia, per un nuovo viaggio. Il mare in tempesta, però, non lo ha reso possibile. Nel corso dell’udienza il sopravvissuto ha parlato anche di un video girato dagli scafisti per fini promozionali. In questi filmati, uno degli scafisti avrebbe imposto ai migranti stipati nella pancia dell'imbarcazione di inneggiare il nome della persona che avrebbe permesso la traversata. Si tratterebbe di un trafficante che gestirebbe una sorta di “agenzia di viaggi” in Turchia.
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