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Immigrazione, la sinistra contro il governo: "Non dite stato d'emergenza"

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Guai parlare di stato d'emergenza. Con il governo costretto a prendere provvedimenti dopo i continui sbarchi, le ong si ribellano. "È pericoloso che all’opinione pubblica si trasmetta il messaggio che i migranti sono un’emergenza": tuona Riccardo Noury, portavoce dell’ong Amnesty International Italia, sulle misure straordinarie adottate dal Consiglio dei ministri. Per lui "lo stato d’emergenza per la gestione dei flussi migratori è la risposta purtroppo coerente a un fenomeno strutturale che si insiste a chiamare emergenza". Finita qui? Niente affatto. Noury arriva a consigliare all'esecutivo Meloni come muoversi: "Misure urgenti all’attenzione del governo dovrebbero piuttosto riguardare il potenziamento delle strutture di accoglienza che devono essere adeguatamente attrezzate per assistere migranti e richiedenti asilo, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili".

E le ong non sembrano le uniche a pensarlo così. Ecco che in loro difesa corre Laura Boldrini. "La destra dei porti chiusi e blocco navale grida all’allarme immigrazione e istituisce quello stato di emergenza che Meloni contrastava al tempo del Covid. Una misura che in questo caso mira solo ad aumentare l’allarme sociale. La vera emergenza è avere un governo incapace", cinguetta la deputata dem. 

Intanto sono attesi, entro stasera, gli emendamenti del governo al dl migranti in Commissione Affari costituzionali del Senato. La prima Commissione di Palazzo Madama è convocata per le 20. Ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera allo stato d'emergenza per 6 mesi, per "dare risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi", come sottolineato dalla premier Giorgia Meloni. In prima commissione, questa mattina, è stato dato parere positivo da parte del governo a un emendamento della Lega che prevede una stretta ai permessi per motivi di studio, di lavoro o per esigenze sanitarie o di cura ai minori non accompagnati che arrivano nel nostro Paese al compimento della maggiore età. Il permesso di soggiorno, prevede il testo, potrà essere rilasciato per un periodo "massimo di un anno". 

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