Pia Klemp, la capitana della Louise Michel e il dito medio a Salvini
Pia Klemp è la nuova Carola Rackete? Da ieri, cioè da quando la nave Louise Michel - finanziata e decorata da Banksy - è in stato di fermo nel porto di Lampedusa, non si fa altro che parlare di lei. Si tratta infatti della capitana della Ong. La capitaneria di porto dell'isola siciliana ha sottoposto l'imbarcazione al fermo amministrativo - che prevede sanzioni dai 2 ai 10mila euro - appena sono finite le operazioni di sbarco di 178 migranti soccorsi nel Mediterraneo da quattro diverse barche in difficoltà.
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"Ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare", hanno protestato gli attivisti a bordo, a cominciare dalla tedesca Pia Klemp, 35 anni. Quest'ultima sarebbe stata posta a capo dell’equipaggio perché aveva già alle spalle missioni di salvataggio nel Mediterraneo sulla Sea Watch e sulla Iuventa. "Sappiamo di dozzine di barche in distress davanti all’isola, proprio in questo momento", hanno scritto in un tweet a metà giornata. Tuttavia, "ci vietano di uscire e prestare assistenza. Questo è inaccettabile". E ancora: "Le autorità europee sono pienamente consapevoli delle persone in pericolo nella loro zona Sar. Diverse vite sono state perse ieri in due naufragi. Queste morti non sono un incidente o una tragedia. Sono volute".
Intanto la Guardia costiera in una nota ha motivato il fermo della Louise Michel, spiegando che avrebbe violato il decreto Piantedosi. La collaborazione tra la Ong e l’artista senza volto Banksy è cominciata - come si legge sul Corriere della Sera - con una lettera scritta da quest'ultimo alla capitana: "Ciao Pia, ho letto la tua storia sui giornali. Mi sembri un tipo tosto. Sono un artista del Regno Unito e ho realizzato diverse opere ispirate alla crisi dei migranti. Ovviamente non posso tenere i soldi per me. Potresti usarli tu per comprare una barca o qualcosa del genere? Fammi sapere per favore. Buon lavoro, Banksy". La mail, risalente al 2019, portò all’acquisto di una motonave francese, in precedenza usata dalla Guardia costiera francese e poi intitolata alla memoria di un’eroina femminista anarchica di fine ’800, Louise Michel. La nave, ridipinta di rosa, mostra su un lato proprio un’opera di Banksy: una bambina con un giubbotto di salvataggio e un salvagente a forma di cuore.
Nel 2019, intervistata da un magazine tedesco, la Klemp - appena salita ai comandi della Louise Michel - dedicò il dito medio a Matteo Salvini, allora ministro degli Interni e promotore di una politica stringente sulle Ong. Al momento il suo destino giudiziario è ancora incerto. Sarebbe accusata, infatti, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rischierebbe 20 anni di carcere per la sua attività quando era al comando della Iuventa.
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