Cerca
Cerca
+

Immigrazione, Meloni e lo sfogo rubato: "In estate rischiamo l'invasione"

Giorgia Meloni

  • a
  • a
  • a

L'allarme è altissimo. Nonostante le ultime due tragedie in mare, gli sbarchi non accennano a fermarsi. Giorgia Meloni si dice "preoccupatissima" e convoca un vertice su immigrazione e sicurezza con i servizi segreti. "Le cifre degli arrivi - spiega il premier affiancato dal sottosegretario Mantovano, il ministro dell’Interno Piantedosi, il vicepremier Salvini e il titolare della Difesa Crosetto in videocollegamento - sono impressionanti, con la bella stagione il problema può solo aggravarsi. Se l’Europa non si muove e continua a lasciarci soli, quest’estate sarà un’invasione". A farle eco il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel tentativo di spronare proprio l'Ue: "Le parole e le normali iniziative di contrasto non bastano più, bisogna passare velocemente ai fatti". 

 

 

In questo clima d'emergenza il presidente del Consiglio si appella anche agli Stati Uniti. L'obiettivo è quello di evitare il blocco del finanziamento da un miliardo del Fmi a Tunisi e i servizi segreti per pattugliare il mare. "Se la Tunisia esplode arriveranno mille persone al giorno", è lo spettro che aleggia su Palazzo Chigi. Dai dati dell’intelligence i flussi che dalla Turchia puntano dritto verso Calabria, Sicilia e Puglia sono in costante aumento. Tra le principali cause l’attivismo di organizzazioni criminali curde e pakistane che usano il web per pubblicizzare i loro servizi.

 

 

E così l'esecutivo rispolvera la "sorveglianza marittima", il coordinamento allo scopo di individuare i barconi in acque extraterritoriali. Per farlo verrebbe così coinvolta la Marina militare. Una misura non nuova. Già nelle prime bozze del decreto sul contrasto all'immigrazione irregolare, la misura è stata presa in considerazione prima di essere stralciata. Ma forse non definitivamente.

Dai blog