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Migranti, complotto contro l'Italia? Sospetti su Alarm Phone e Ue

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"C'è chi in Europa ha grossi interessi a far arrivare il governo italiano debole al prossimo Consiglio Ue". Parola del giornalista Roberto Arditti, che ospite di Omnibus a La7 legge così, con un pesantissimo retro-testo, quanto sta accadendo nel Mediterraneo nelle ultime settimane. L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni appare letteralmente preso d'assedio. Prima il naufragio di Cutro 15 giorni fa, con oltre 70 migranti morti a poche decine di metri dalle coste calabresi. L'opposizione è subito partita all'attacco, sia per le parole del ministro Matteo Piantedosi giudicate ciniche e inappropriate, sia per le presunte carenze nelle operazioni di soccorso da parte di Guardia di Finanza e Guardia costiera. Pd e 5 Stelle sono partiti all'attacco anche di Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, per arrivare a colpire direttamente Palazzo Chigi, con le polemiche relative al CdM organizzato a Cutro. 

 

 

 

La cartina di tornasole del possibile "complotto", però, è quanto accaduto poche ore fa. Alarm Phone, su Twitter, sabato  lancia la segnalazione di una imbarcazione con 47 migranti in difficoltà al largo della Libia, chiedendo l'intervento delle autorità italiane. Domenica pomeriggio, la nuova tragedia: il barcone si rovescia e vengono salvate appena 17 persone, con 30 dispersi. La Ong accusa l'Italia di aver "deliberatamente evitato di soccorrere" il barcone. La sinistra si scatena: Riccardo Magi di +Europa annuncia di voler denunciare le autorità italiane, Riccardo Fratoianni e Angelo Bonelli di Sinistra-Verdi tornano a chiedere le dimissioni di Piantedosi, Elly Schlein all'Assemblea Pd parla di "vergogna per l'Italia e per l'Europa". 

 

 

 

Dopo pochi minuti, però, arriva la perentoria e dettagliata ricostruzione della Guardia Costiera: la tragedia è avvenuta in acque Sar non di pertinenza italiana, ma libica, greca e maltese. Proprio a causa del silenzio delle tre autorità internazionali e nel rispetto dei patti con Tripoli che aveva chiesto assistenza all'Italia, la Guardia Costiera ha lanciato tempestivamente l'allarme ai mercantili in zona e il barcone si è ribaltato proprio durante il trasbordo verso il Froland. Ma senza l'intervento dell'Italia, tecnicamente "non dovuto", con ogni probabilità i migranti sarebbero tutti morti.

 

 

 

 

Le accuse di Alarm Phone, insomma, appaiono come una forzatura, un modo per scaricare tutte le responsabilità della sciagura sul governo italiano, proprio come a Cutro. Tutto questo in un momento in cui il governo italiano preme per rivedere le regole d'ingaggio e la gestione dei flussi migratori a livello Ue. "Dobbiamo dire la verità sull'immigrazione - ha sottolineato sempre Arditti a Omnibus -. Ci sono i migranti disperati che vogliono rifarsi una vita in Europa, e questo è incontestabile. E poi c'è una gestione politica dei flussi, da parte degli scafisti che li indirizzano con un obiettivo preciso". E avere un governo in difficoltà, conclude l'ex direttore del Tempo, a Bruxelles farebbe comodo a molti.

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