Immigrazione, l'allarme dei servizi segreti: Italia travolta dalla Tunisia
L'emergenza immigrazione rischia di travolgere l'Italia. Anche per questo Giorgia Meloni sta ripetutamente chiedendo un sostegno concreto da parte dell'Unione europea. A preoccupare è la situazione caotica in Tunisia che potrebbe portare con sé il rischio di migliaia di sbarchi sulle coste italiane. Un flusso difficile da quantificare, a detta degli analisti. Già nel 2022, in realtà, gli arrivi da quel Paese sono cresciuti del 60%. Ora l'aumento potrebbe essere esponenziale.
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A spingere i tunisini verso l'Europa sono diversi fattori, come spiega il Tempo: "La crisi economica, con un’inflazione che ad oggi ha superato il 10%, con la conseguente mancanza di beni di prima necessità, una disoccupazione giovanile altissima e la condizione politica dominata dall’iperpresidenzialismo di Kais Saied". Senza contare che in Tunisia ci sono anche gli africani provenienti da Paesi vicini come l'Algeria e la Libia. Lo scorso febbraio Saied ha parlato di "orde di migranti irregolari provenienti dall’Africa subsahariana". La principale rotta battuta dai migranti al momento sarebbe quella che si muove da Sfax, città portuale sulla costa orientale del Paese. Lì agirebbero diversi gruppi criminali, colpevoli di partenze illegali e pericolose.
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Secondo i servizi segreti italiani, si tratterebbe di gruppi "prevalentemente autoctoni, non strutturati, talvolta attivi nel settore ittico, dediti alla gestione di un’ampia gamma di attività criminali che vanno dal favoreggiamento dell’immigrazione clandestina al contrabbando di tabacchi, al traffico di sostanze stupefacenti e di idrocarburi". L'allarme sarebbe stato lanciato nella Relazione annuale presentata al Parlamento. L'anno scorso l’Intelligence sarebbe venuta a conoscenza anche di "alcuni sodalizi criminali composti da cittadini tunisini e italiani coinvolti in vari traffici illeciti tra cui il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare".
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