Immigrazione, la Francia bacchetta l'Italia: "Riaccoglie solo 1 persona su 10"
Giorgia Meloni chiede un intervento urgente dell'Unione europea sul fronte migranti perché "l'Italia non può essere lasciata da sola ad affrontare questo problema". Lo ha spiegato ieri in conferenza stampa, al termine del Cdm a Cutro, luogo del terribile naufragio costato la vita a 72 migranti.
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Intanto sette paesi Ue hanno scritto una lettera in cui se da una parte hanno confermato la volontà di andare avanti su un nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, dall'altra hanno anche posto come "condizione" l’applicazione delle regole attuali, ovvero il regolamento di Dublino, che attribuisce al Paese di primo ingresso, come l’Italia, la responsabilità di registrare i migranti che arrivano e di trattare la loro domanda d’asilo. Tuttavia in questo testo, firmato da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda e Svizzera, non viene mai citata l'Italia in modo esplicito.
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A menzionare il nostro Paese, come riporta il Corriere della Sera, è stato il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, il quale ha osservato che "il regolamento di Dublino è ora molto complesso. Non funziona quasi più con alcuni Paesi, in particolare l’Italia". Poi ha aggiunto che al tempo della crisi Ocean Vicking "l’Italia riprendeva 1 persona su 10. È chiaro che su questo punto si deve migliorare, ad esempio attraverso gli accordi bilaterali tra Paesi, che funzionano, e penso a quello tra Francia e Germania".
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