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Cutro, contesta Giorgia Meloni? Tremenda figuraccia: fotografata così

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Peluche contro le auto su cui viaggiavano la premier Giorgia Meloni e i ministri Matteo Salvini e Antonio Tajani, tutti diretti in municipio a Cutro per presiedere il Cosiglio dei ministri dedicato al nuovo pacchetto sull'immigrazione. A lanciarli un gruppo di persone assiepate in una piazza distante un centinaio di metri dal palazzo comunale.

 

 

 

La protesta è stata organizzata per i bimbi morti nel naufragio di domenica 26 febbraio al largo delle coste calabresi. Nonostante le urla, qualcuno avrebbe detto "vergogna" e "assassini", ci sarebbe stato anche qualche applauso per la Meloni. Poco fa, prima dell'inizio del Cdm, la premier ha scoperto una targa in ricordo delle vittime del naufragio nella sede del Comune di Cutro.

 

 

 

In strada, a protestare, c'erano sia i Si Cobas sia i collettivi universitari di Cosenza. Poi è stato esposto anche uno striscione con la scritta "Non nel nostro nome" e "La Calabria ha un cuore, voi no". Ad attirare l'attenzione l'immagine di una donna che regge il cartello con su scritto "Non nel mio nome", ma al contrario. Intanto oltre 40 associazioni della società civile italiana ed europea hanno presentato un esposto collettivo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per chiedere di fare luce sul naufragio costato la vita ad almeno 72 persone: "Davanti a così tanti morti e chissà quanti dispersi, è doveroso fare chiarezza", hanno dichiarato le organizzazioni tra cui Emergency, Sos Mediterranee e Legambiente.

 

 

 

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