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Cutro, "fascia bianca al braccio": la sinistra ora usa i ragazzi

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Il fatto che Giorgia Meloni non sia andata a Crotone, come invece ha fatto ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo il naufragio di Cutro, continua a turbare la sinistra. Elena Stancanelli scrive su La Stampa che gli elettori della leader di Fratelli d'Italia quasi sicuramente si vergognano perché "il loro Paese, nelle persone che lo rappresentano e prendono le decisioni, ha deciso di lasciare affogare uomini donne e bambini in cerca di rifugio". La responsabilità della tragedia davanti alle coste calabresi, insomma, sarebbe del governo. "Molti degli elettori che hanno scelto di votare Meloni, ne sono sicura, ritengono inaccettabili i toni e i modi del ministro dell’Interno", ha continuato la scrittrice nella sua invettiva sul quotidiano. 

 

 

 

La Stancanelli, poi, si è addirittura chiesta: "Mi piacerebbe sapere quanti sono i ragazzi e le ragazze che vorrebbero scrollarsi dalle spalle il peso morale di uno Stato che agisce con questa brutalità, cattiveria, mancanza di scrupoli". Di qui una proposta, rivolta soprattutto ai giovani, di dichiarare il proprio lutto: "Mettiamo al braccio una fascia bianca. Andateci a scuola, lunedì. Fatevi vedere, mostratevi sui vostri social, gridate la vostra estraneità a questo abominio". 

 

 

 

La scrittrice, poi, ha continuato a lanciare delle accuse molto pesanti contro l'esecutivo guidato dalla Meloni: "Se non grideremo abbastanza, se non faremo capire in tutti i modi quanto ci fa schifo quello che è stato fatto domenica, quello che continua ad accadere nel nostro mare, ne porteremo addosso il dolore anche noi". Infine, ha aggiunto che sarebbe necessario portare il lutto per dimostrare che l'Italia non è un paese razzista, come se non fosse già cosa certa. 

 

 

 

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