Piantedosi, "nuove norme": il piano dopo la tragedia di Crotone
Matteo Piantedosi in audizione alla Commissione Affari costituzionali ha fatto il punto anche sull’immigrazione, resosi necessario dopo la tragedia umana che si è verificata nel crotonese. “È mia intenzione - ha dichiarato - definire, d’intesa con i miei colleghi interessati, degli interventi di natura normativa che affrontino i temi di particolare criticità, come i rimpatri, il sistema di accoglienza, la protezione internazionale e i procedimenti per l'ingresso regolare degli stranieri".
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Il ministro dell’Interno ha sottolineato come sia necessario “proseguire sul rafforzamento dei canali legali di ingresso dei migranti". Riguardo all’indagine in corso, Piantedosi ha spiegato che ”nessuno si sottrae e non mi sottrarrò per quelle cose che si riterranno di fare e su cosa andrà riferito, anche periodicamente. Per la presunzione di grande considerazione che ho dei soccorritori non ho motivi di ritenere che ci siano stati errori o sottovalutazioni perché conosco come operano".
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Il ministro ci ha tenuto a spiegare la frase “fermatevi, verremo noi a prendervi” che non è piaciuta all’opinione pubblica: “Quel che ho detto è fare in modo che le terre siano sempre più sicure del mare e fare le azioni che dobbiamo fare, con molta fatica, perché non possiamo illuderci che possano cambiare condizioni geopolitiche che durano da molti anni. Quella del governo, però, è una filosofia, nessuno ha detto 'sigillatura dei confini', ma Piano Mattei, sostegno a sviluppo e cooperazione”.