Cerca
Cerca
+

Frontex, il dossier: "Perché le motovedette italiane sono rientrate"

  • a
  • a
  • a

Ora arriva Frontex a zittire la sinistra e a spiegare per bene come sono andate le cose nelle ore frenetiche del naufragio a largo di Crotone. Sabato notte, dopo che Frontex aveva avvertito le autorità italiane della presenza di un’imbarcazione con circa 200 persone a bordo al largo delle coste calabresi, "le autorità italiane hanno inviato due motovedette per intercettare la nave, ma le avverse condizioni meteorologiche le hanno costrette a rientrare in porto", ha affermato all'Agi una portavoce di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, in relazione al naufragio avvenuto lo scorso fine settimana e che ha portato alla morte di oltre 60 migranti. "Nelle ultime ore di sabato, un aereo di Frontex che monitorava le acque italiane nell’ambito dell’operazione Themis ha individuato un’imbarcazione fortemente sovraffollata diretta verso le coste italiane", ha raccontato all’Agi la portavoce dell’agenzia Ue.


"Come sempre in questi casi, abbiamo immediatamente informato le autorità italiane dell’avvistamento. La barca, che trasportava circa 200 persone, navigava da sola e non c’erano segnali di pericolo", ha precisato Frontex. "Il nostro aereo ha continuato a monitorare l’area fino a quando non è dovuto rientrare alla base per mancanza di carburante", ha aggiunto la portavoce. Successivamente "le avverse condizioni meteorologiche" hanno costretto anche le imbarcazioni italiane a rientrare in porto. "L’operazione di salvataggio è stata dichiarata nelle prime ore di domenica, dopo che il naufragio era stato localizzato al largo di Crotone. L’operazione di soccorso, coordinata dalle autorità italiane, è stata condotta via terra, mare e aria e supportata da una nave e un aereo di Frontex. L’operazione è in corso", ha concluso la portavoce di Frontex.

 

 

Dai blog