Ong, gli 007 rivelano: "Vantaggio per le organizzazioni criminali"
Nella relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza, presentata oggi a Roma, emerge un dato che spiega quanto pesi il fattore Ong sulle tragedia in mare, non ultima quella di Crotone di domenica scorsa. Gli 007 non hanno dubbi e di fatto spiegano qual è la correlazione tra le partenze e le Ong: "Sebbene nel corso del 2022 l’incremento più significativo dell’attività di soccorso in mare abbia riguardato le operazioni del Dispositivo istituzionale (ad esempio Frontex, Guardia Costiera, Guardia di Finanza), si registra anche l’aumento del soccorso in mare effettuato dalle navi Ong, principalmente in area SAR libica. Le attività SAR vengono spesso pubblicizzate sui social network dai facilitatori dell’immigrazione irregolare quale garanzia di maggiore sicurezza del viaggio verso l’Europa. In tale contesto, la presenza di navigli SAR, infatti, rappresenta un vantaggio logistico per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti, permettendo loro di adeguare il modus operandi in funzione della possibilità di ridurre la qualità delle imbarcazioni utilizzate, aumentando correlativamente i profitti illeciti, ma esponendo a più concreto rischio di naufragio le persone imbarcate".
La presenza delle navi delle organizzazioni non governative sarebbe dunque un richiamo per le partenze dei barconi guidati dagli scafisti. E su questo punto è intervenuto anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano: "È un dato oggettivo che non comporta nessuna valutazione di carattere etico nei confronti di appartenenti alle Ong. Se io piazzo delle navi in acque territoriali che non vengono chiamate per specifiche attività di soccorso, cioè per un caso partitolcare, ma che si collocano in prossimità delle acque territoriali, aumento la probabilità che barchini e imbarcazioni di fortuna partano dalla terraferma nella speranza di trovare queste navi rifugio. Ovviamente incremento di queste partenze su imbarcazioni di fortuna aumenta la probabilità di incidenti, naufragi e morti in mare".