Ong, i magistrati contro Piantedosi: "Sbarco selettivo illegittimo"
Le Ong esultano. Il Pd ne risulta, e spara contro il governo. Ma i proiettili sono di gomma. Ieri il tribunale di Catania ha ritenuto illegittima l'applicazione del decreto interministeriale Piantedosi-Salvini-Crosetto in materia di migranti (un altro, rispetto al cosiddetto “decreto Piantedosi”). I giudici hanno dato ragione alla nave della Ong tedesca Humanity, la Humanity 1, che a inizio novembre assieme alle norvegesi Geo Barents e Ocean Viking aveva dato il via all'assalto al nuovo governo Meloni. Il Viminale aveva autorizzato lo sbarco di 144 dei 179 migranti a bordo della Humanity, i “fragili”, soprattutto donne e minori non accompagnati. Agli altri 35, una volta accertate le condizioni di salute, lo sbarco era stato interdetto, e la nave- su indicazione del ministero dell'Interno- avrebbe dovuto lasciare le acque italiane. I rappresentanti della Ong avevano presentato ricorso.
Geo Barents, asse ong-magistrati: "Ci vediamo in tribunale", guerra al governo
SBARCO “SELETTIVO”
Lo sbarco parziale aveva scatenato le proteste delle navi “umanitarie”, di Dem e sinistra in generale. E ora contro lo “sbarco selettivo” si sono schierati anche i magistrati di Catania, per i quali il decreto che porta la firma dei ministeri dell'Interno, delle Infrastrutture e della Difesa ha impedito «in modo discriminatorio il diritto al salvataggio e l' accesso alla procedura di asilo». Il giudice ha informato che senza l'ok allo sbarco anche degli ultimi 35 migranti (che avevano minacciato lo sciopero della fama e per i quali poi era stato riscontrato «un alto rischio psicologico») il ricorso sarebbe stato accolto ei ministri sarebbero stati condannati al pagamento delle spese processuali. La sentenza è arrivata alla vigilia del voto finale alla Camera (in programma oggi) sul decreto-legge del 3 gennaio, il “decreto Piantedosi”, varato a fine dicembre (quindi già operativo) che contiene la stretta alle navi-Ong. Il governo ha posto la questione di fiducia.
Torniamo al tribunale di Catania secondo cui va data assistenza «a ogni naufrago, senza la possibilità di distinguere in base alle condizioni di salute». Il giudice ha sentenziato che in presenza della domanda di protezione internazionale sorge l'obbligo dello Stato di registrare la domanda, consentendo la regolarizzazione, anche se temporanea, della presenza in Italia del singolo migrante. L'avvocato di Sos Humanity, Mirka Schaefer, ha accusato «il governo» di violare le leggi sul soccorso in mare. È rispuntato anche Fratoianni, il segretario di Sinistra Italiana, il quale ha detto che «Meloni e Piantedosi devono rimangiarsi la vergogna del “carico residuale”».
Ong, colpo di scena sulla Sea Eye: chi c'era a bordo, scattano le manette
LA SPERANZA PD
La sinistra spera che questa sentenza sia il grimaldello per far saltare il giro di vite imposto in tema di immigrazione clandestina. Ancora una volta Pd e compagni sperano che sia la magistratura a frenare il centrodestra, non essendo capace di sconfiggerlo alle urne. Di certo la sentenza ha ridato voce a chi tenta di confondere gli italiani, facendo passare la sentenza di ieri come la bocciatura del “decreto Piantedosi”. Intanto la Geo Barents ha recuperato 48 migranti, si aggira tra Libia e Tunisia, ea breve ripunterà l'Italia: le è stato assegnato il porto di Ancona.
"Azioni contro le Ong": il governo Meloni trionfa in Europa? La svolta