Soumahoro, il ragazzo rivela: "Mi disse vieni domani"
Mohammed el Motarajji, appena 22 anni, è tra i migranti che hanno frequentato la struttura gestita dalla suocera di Aboubakar Soumahoro, Marie Thérèse Mukamitsindo. Il racconto che fa al Corriere di quanto ha vissuto nella galassia della accoglienza gestita dai familiari di Soumahoro è agghiacciante. Non usa giri di parole: "Mi avevano promesso tante cose. Un contratto, un lavoro, uno stipendio. Ho lavorato sei mesi. Niente contratto e niente stipendio. Ma la cosa che mi fa male è avere visto quei ragazzi trattati così: poco da mangiare, tante volte senza acqua, luce e riscaldamento. Il poket money , invece che ogni giorno, solo ogni tanto".
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Parole fortissime che aggiungono ombre sul parlamentare di Sinistra Italiana e Verdi che si è autosospeso. E il racconto del giovane Mohammed si fa sempre più duro nei confronti di chi gestiva la struttura. "All'inizio dovevo fare il traduttore, poi l'informatico. Ma quando chiedevo il contratto mi rispondevano sempre: "Domani"".
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Ma a quanto pare l'appuntamento non è mai arrivato. "Alla fine abbiamo fatto un accordo con Marie Thérèse per avere di meno, 5 mila euro, ma subito. Abbiamo firmato. Ho aspettato. Ma non ho avuto niente". Insomma a quanto pare le promesse non venivano mantenute e di fatto la posizione di Soumahoro si fa sempre più in bilico. I racconti su i mancati pagamenti si susseguono e l'inchiesta ha scoperchiato un vaso di Pandora che potrebbe riservare nuove sorprese.