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Ong, Cirielli: "La Francia? Spacconata al confine", Macron "cancellato"

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Il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, non le manda a dire. In un'intervista al Messaggero, il numero due della Farnesina, spiega qual è la sua posizione sugli attacchi ricevuti in queste ore dalla Francia e soprattutto qual è la posizione dell'Italia riguardo ai controlli intensificati da parte di Parigi sul confine tra Francia e Italia: "Ci sembra una spacconata. Se ragionassimo allo stesso modo, dovremmo inviare forze di sicurezza al confine per impedire i respingimenti illegali in Italia. Preferiamo parlare e attenerci agli accordi".

 

 

Poi parla delle prossime mosse dell'Italia anche sul fronte europeo: "Al Consiglio Europeo presenteremo un approccio opposto. Il problema non è redistribuire i migranti, è evitare che partano e fare in modo che chiedano in maniera legale diritto di asilo".

 

 

Poi torna ancora sugli atteggiamenti della Francia negli ultimi tempi: "La Francia si muove da tempo come una potenza post-coloniale e si sente responsabile dell'area africana. Non siamo entusiasti dell'approccio ma conosciamo bene la natura della diplomazia francese". Infine parla anche delle prossime misure che verranno adottate per contrastare il flusso di sbarchi incessante: "Vogliamo rilanciare soprattutto la sua fase finale. Ovvero il sequestro e la distruzione dei barconi vuoti degli scafisti sulla costa, prima che partano. L'Europa deve fermare questi tassisti della morte". 

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