Ong, Crosetto durissimo con la Francia: "Tutti bravi a pontificare e non fare nulla"
La questione delle navi Ong e dell'immigrazione clandestina deve diventare un problema europeo. Non italiano. E la scelta di Macron di voltare le spalle al nostro governo Guido Crosetto non riesce proprio a spiegarsela. "Vogliamo obbligare, forzare, l'Unione europea a non voltarsi dall'altra parte e a prendere una decisione seria, razionale, definitiva che tenga conto delle regole, della realtà, della possibilità concreta di accogliere le persone dandogli una possibilità di integrarsi, senza finire nel baratro dello sfruttamento, della povertà, dell'alienazione", spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto, in una intervista al Messaggero, rivendicando che "l'Italia in questa fase ha dimostrato di saper coniugare il rigore con l'umanità, l'accoglienza dei deboli e con la volontà di ragionare sul problema dell'immigrazione clandestina".
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"Far scendere i migranti a terra, infischiandosene di quello che sarà il loro destino non è un modo serio di occuparsi di loro, ma solo una scelta per lavarsi la coscienza senza fare nulla", accusa Crosetto. Che è allibito dalle critiche della Francia: "Tutti sono bravi a pontificare su ciò che dovrebbe fare l'Italia e bravissimi a non fare nulla per i migranti. Il tema, la Francia e l'Europa lo devono capire, non è più eludibile".
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Oggi con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa vedrà il segretario della Nato Stoltenberg: "Ribadiremo che la nostra linea è quella seguita dal nostro Paese negli ultimi settant'anni, Roma onorerà tutte le decisioni che verranno prese assieme ai nostri alleati". Quindi chiarisce: "Non stiamo preparando un sesto decreto, non stiamo parlando di missili da inviare a Kiev" ma "non escludo che possa esserci in futuro un nuovo provvedimento". Al momento "stiamo ultimando la fornitura degli approvvigionamenti militari promessi dal governo precedente, con il sì anche del pacifista Conte", conclude Crosetto.