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Rise Above in Italia: cosa fanno i migranti un minuto dopo lo sbarco

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Via libera allo sbarco dei migranti a bordo della nave Rise Above. La notizia non fa in tempo ad arrivare che subito la Ong Mission Lifeline pubblica sui social gli scatenati festeggiamenti. L'imbarcazione con 89 migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale, potranno scendere a Reggio Calabria. Uno sbarco atteso da diversi giorni, tanto che dopo il via libera l'organizzazione non governativa tedesca ha diffuso il video che mostra il momento in cui l'equipaggio annuncia che stanno per sbarcare in Italia, con i migranti che esplodono in un'ovazione.

 

 

"Siamo sollevati dal fatto che l'attesa in alto mare sia finita. La situazione a bordo è diventata sempre più critica negli ultimi giorni e ore. Ci aspettiamo che le autorità italiane diano a tutti l'accesso alla procedura di asilo nel pieno rispetto della legge e che le persone non debbano rimanere sulla nostra nave più del necessario", ha commentato Hermine Poschmann, portavoce di Mission Lifeline. 

 

 

Ma se l'ok arriva per la Rise Above, Humanity 1 e Geo Barents sono ancora ferme a Catania. E la situazione sta diventando sempre più incandescente. Ieri tre naufraghi che si trovavano a bordo della nave Geo Barents della Ong Medici Senza Frontiere, in preda al panico, si sono gettati nelle acque antistanti al porto di Catania. "Tutti loro sono sopravvissuti, sono reduci da un'operazione di soccorso. Molti di loro non capiscono perché gli altri naufraghi sono stati fatti sbarcare ma loro no. Tutti hanno bisogno di un porto per lo sbarco", ha spiegato Caroline Willemen, del team di Msf. I migranti non ritenuti soggetti fragili non sono infatti autorizzati allo sbarco. 

 

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