Matteo Salvini, "il primo decreto Lega al nuovo Cdm". Bomba su Lamorgese (e Meloni)
Finita la pacchia al Viminale. Matteo Salvini, da palco del comizio della Lega a Domodossola, rilancia con forza la parola d'ordine: tolleranza zero su sbarchi e immigrazione. Era quella che gli fece raccogliere un grande risultato alle elezioni del 2018, quella che portata avanti da ministro degli Interni portò la Lega al record storico, oltre il 30 per cento. E, promette il Capitano, sarà quella che farà fare il botto al Carroccio anche il giorno delle prossime elezioni politiche: "Il sondaggio vero per il 25 settembre è questo, e ci scommetto un caffè: vince il centrodestra con la Lega primo partito".
Sulla carta, stando agli ultimi rilevamenti, sembra complicato con Fratelli d'Italia al 23% e la Lega sotto al 15%. Ma la campagna elettorale sarà tambureggiante: no alla cannabis libera ("La droga è morte e la combatterò sempre"), no alla "cittadinanza facile" dello Ius soli ("Va meritata"), no all'utero in affitto ("Vergogna") e soprattutto no all'immigrazione clandestina. "La prima proposta che la Lega porterà in Consiglio dei ministri sarà un nuovo decreto sicurezza con l'impegno - assicura - a zero clandestini in giro per il nostro Paese. Stop barconi e subito tornare a casa", sono le promesse che mandano in estasi il popolo leghista.
E' di questa mattina la notizia di un nuovo drammatico sbarco a Lampedusa, con l'isola nuovamente a un passo dal collasso. Sono “411 clandestini sbarcati in poche ore, Lampedusa in emergenza - ricorda sui social Salvini -. Il 25 settembre gli italiani potranno finalmente scegliere di cambiare: tornano sicurezza, coraggio e controllo dei confini". Una doppia sfida, dunque. Alla Meloni, ma soprattutto a Luciana Lamorgese, ministra degli Interni uscente, e alla linea morbida di Enrico Letta e centrosinistra.