Napoli, africani in rivolta: caos totale e feriti, cosa sta accadendo
Chi conosce l'incredibile condizione in cui versano piazza Garibaldi, il Vasto e Porta Nolana dirà: era questione di tempo. Tutti gli altri, a partire dal centrosinistra che sostiene il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi restano stupiti. Sabato sera gli agenti dell'unità di San Lorenzo della Polizia Municipale di Napoli sono stati prima accerchiati e poi aggrediti da una folla di immigrati proprio alle spalle della grande piazza della stazione centrale partenopea.
I poliziotti stavano sequestrando il materiale di una donna che vendeva del cibo in strada senza alcun tipo di autorizzazione amministrativa e tantomeno sanitaria. Ad un certo punto si sono trovati accerchiati e aggrediti da numerose persone, tutti cittadini extracomunitari intervenuti a supporto della signora dopo che era andata in escandescenze ed aveva iniziato ad inveire contro gli agenti, tirandogli contro il cibo cucinato.
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Follia totale. Solo grazie all'intervento di altri equipaggi delle forze dell'ordine i 5 malcapitati agenti hanno evitato il peggio. E in ogni caso hanno riportato diverse ferite: gli sono stati diagnosticati 5 giorni di referto. La 30enne nigeriana, E.J., è stata fermata nella vicina via Venezia, quartiere Vasto, mentre tentava di scappare.
ILLEGALITÀ DIFFUSA
Ma il fatto di cronaca, dicevamo, non è un caso. Vasto, Porta Nolana, piazza Garibaldi sono un gomitolo di problemi dove immigrazione, inclusione, vecchie e nuove povertà, prostituzione, spaccio, illegalità diffusa, camorra e degrado fanno a cazzotti ogni giorno. È una polveriera pronta ad esplodere.
I comitati di quartiere lo denunciano ogni giorno da anni, nel 2017 la zona "guadagnò" gli onori della cronaca quando a sollevare il caso nazionale furono Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Poi il silenzio, eppure la situazione non è affatto cambiata. «Se non siete capaci di tutelare uomini e donne in divisa non oso immaginare noi comuni mortali.
Basta slogan tavoli e incontri, chi non rispetta le nostre leggi deve essere rispedito al proprio paese punto», afferma Adelaide Dario del Comitato quartiere vasto. «Abbiamo chiesto per la Municipale, manganelli e taser, uniche dotazioni per cercare di difendersi e difendere. Serve la presenza costante della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, ma soprattutto serve che la politica locale e nazionale, si decida a risolvere questo problema, purtroppo continuate a non intervenire con seri provvedimenti», spiega Andrea Cristiani. Insomma, il sindaco Manfredi così come i partiti che lo sostengono, dal Partito democratico al Movimento Cinquestelle, conoscono benissimo la situazione. Eppure, nulla si è fatto tranne l'istallazione di una cucina mobile per sfamare tre giorni a settimana i tantissimi senza fissa dimora.
Invece servirebbero polizia e assistenti sociali, strutture e presidi di legalità. La pandemia ha acuito e tanto i problemi di Napoli, nascondere la polvere sotto al tappeto non serve a niente. Chiedetelo ai poveri agenti aggrediti ed alle migliaia di residenti che ogni giorno devono combattere per una vita sicura e dignitosa. Infine, infuria il dibattito politico in città. Il coordinatore della Lega, Severino Nappi, denuncia: «La situazione nella zona della stazione centrale è totalmente fuori controllo, chiediamo che anche gli agenti di polizia municipale siano dotati di taser, per garantire l'incolumità di chi è chiamato a far rispettare la legge».
Il capogruppo del Pd, Gennaro Acampora, chiede più risorse: «Senza passi indietro bisogna continuare ma Insieme alla Polizia Municipale ci vogliono aiuti delle altre forze dell'ordine, ma soprattutto dei servizi sociali e di centri e comunità di accoglienza che devono supportare le Istituzioni. Un lavoro di controllo e sicurezza, ma anche di integrazione e civiltà».
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