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Immigrazione, l'Italia ha bisogno di un generale Figliuolo anche per l'emergenza sbarchi

Gianluca Mazzini
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Angosciati dal Covid e furibondi per l'aumento incontrollato delle bollette energetiche, gli italiani hanno poco tempo per occuparsi d'altro. I partiti sono più che mai distratti dall'elezione del nuovo Capo dello Stato mentre il governo non se ne è mai seriamente occupato. Parliamo dell'emergenza immigrazione clandestina. Nel 2021 si è battuto ogni record di sbarchi e tragedie. Circa 80mila i clandestini arrivati in Italia. Con un aumento di oltre 100% rispetto allo scorso anno. Una fuga pagata con la vita da almeno 1600 persone. Neppure l'inverno ha fermato l'esodo e il 2022 si annuncia catastrofico. Con milioni di persone intenzionate a partire per l'Europa. La guerra in Etiopia è solo l'ultimo sconquasso africano destinato a produrre nuove masse di profughi. L'Italia, però, continua ad affrontare questa l'emergenza come un problema di ordine interno.

 

 

È il Viminale ad occuparsene ufficialmente. Praticamente nessuno, vista la cronica incapacità del ministro Lamorgese. Incalcolabile i danni economici, sanitari e di ordine pubblico generati da questa tragedia a cui nessuno tenta di porre rimedio. Che fare? Esiste un esempio virtuoso e in qualche misura analogo. Fino a pochi mesi fa la Lamorgese di contendeva il ruolo di peggior ministro con il collega della Sanità Roberto Speranza. La salvezza per lui, non per gli italiani, è arrivata con la nomina del generale Figliuolo come responsabile della campagna vaccinale. Sparite le primule di Arcuri e altre amenità, è partita un'efficace campagna vaccinale che ha portato alla "copertura" il 90% degli italiani.

 

 

Figliuolo è in carica, come commissario straordinario per l'attuazione di misure anti Covid, dal marzo del 2021. Il suo operato ha così impressionato il premier Draghi che il governo ha conferito al Generale ulteriori poteri. L'alto ufficiale degli alpini è, infatti, stato nominato anche alla guida del Comando Operativo del Vertice Interforze (Covi). Figliuolo va ad assumere il comando della gerarchia operativa militare di Esercito, Aeronautica, Marina e anche Carabinieri in coordinamento con il Capo di Stato Maggiore. Qualcuno ha ironizzato che l'Italia adesso è pronta per un colpo di stato. Battute, ma è curioso notare come la nomina del generale sia stata caldeggiata dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, uno dei leader del Pd.

 

La sinistra non smette di stupire. Per decenni ha vilipeso le Forze Armate, ritenendole un covo di reazionari golpisti, oggi invece adora le divise. Per decenni i comunisti italiani hanno denunciato golpe e tentativi di colpi di stato oggi i loro eredi invocano le stellette per puntellare le incapacità dei governi che sostengono. Ma non è solo la politica a sognare i militari al potere in Italia. Celebre l'articolo dell'editorialista della Stampa che un anno fa al momento della nomina di Draghi avvisava: «... qualora i partiti volessero fare di testa loro e negare la fiducia a Draghi c'è sempre la soluzione di un governo militare con in plancia un Figliuolo, così come ne è stato reclutato uno per i vaccini». Ecco basterebbe che il nuovo Generale, auspicato da sinistra e dintorni, fosse chiamato a coordinare le attività per bloccare la spinta migratoria che incombe sull'Italia.

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