Roberto Saviano: "Ecco Cristo, ma non lo sappiamo riconoscere". Fa politica il giorno di Natale: la foto, cosa non torna
Nel giorno di Natale, Roberto Saviano non rinuncia a fare politica. Certo, il messaggio è condivisibile, anche corretto. Eppure, alcuni riferimenti non possono che suscitare qualche perplessità.
Il tema è quello dell'immigrazione. Lo scrittore posta la fotografia di una famiglia di profughi siriani, mamma, papà e il piccolo figlio. Una foto evocativa, toccante.
Una foto, che potete vedere qui in calce al testo, a cui Saviano aggiunge il seguente commento: "È nato oggi, in mezzo al mare, mentre scappava dalla guerra siriana. È nato mentre la sua famiglia fuggiva dalle discriminazioni in Camerun. È nato in un lager libico, con alle spalle villaggi dati alle fiamme. Cristo lo abbiamo davanti e non riusciamo a riconoscerlo", conclude lo scrittore aggiungendo l'hashtag #Natale2021.
Una storia drammatica. Una storia con un lieto fine, quella del bimbo nato in fuga, in mezzo al mare, mentre si lasciava alle spalle gli orrori della Libia. Eppure, quel riferimento a Cristo, lascia un poco perplessi. Pare una forzatura, non necessaria: il messaggio era già di per sé sufficientemente potente.