Orvieto, ex prete nei guai: pesanti avance sessuali all'immigrato. Come lo voleva costringere ad avere rapporti
Un ex prete di 54 anni è accusato di violenza sessuale. A denunciarlo alla polizia del Commissariato di Orvieto, in provincia di Terni, un immigrato, ospite di un centro di accoglienza dell’Orvietano, che era stato accusato a sua volta di atteggiamenti violenti, tanto da chiederne l’espulsione dalla stessa comunità. L'uomo però, secondo quanto riporta il Corriere dell'Umbria, aveva fornito un'altra versione dei fatti e aveva raccontato ai militari di essere stato vittima di pesantissime avance sessuali da parte dell'ex sacerdote ora indagato.
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Si tratta di un ex prete di origine toscana che era già finito sulle pagine dei giornali dopo essere stato ridotto nel 2004 allo stato laicale dalla Congregazione per le dottrina della Fede, per aver continuato a spacciarsi per religioso (venne beccato a celebrare ancora messa e a vestire l’abito talare) e per una condanna patteggiata ad un anno e sei mesi per circonvenzione di incapaci. Allora l'accusa era di aver sottratto 200mila euro a due anziani facendo loro credere che sarebbero andati in beneficenza.
Ma c'è di più. Non si tratta infatti della prima accusa di violenza sessuale. L'uomo era stato già indagato in altri casi e gli era stato vietato il ritorno nel comune di Roma dopo un’accusa di atti sessuali con minori. Quindi era riuscito a convincere i gestori del centro d’accoglienza dell’Orvietano a dargli una possibilità e farlo lavorare, a contatto con gli immigrati, nel 2016. Ora però è finito nuovamente nei guai. Secondo quanto denunciato dal giovane immigrato, l'ex prete tra il 2019 e il 2020 avrebbe in più occasioni cercato di avere rapporti sessuali con lui, in una circostanza anche sotto la minaccia di un'arma.