Milano, ragazza di 21 anni stuprata sul treno per Varese: "Pugni e morsi, con la bicicletta...". L'orrore dei due mostri
Presa a calci e morsi e stuprata in una carrozza deserta del treno Milano-Varese: sono agghiaccianti i dettagli del verbale con cui una ragazza italiana di 21 anni ha denunciato la violenza sessuale subita la sera di venerdì 3 dicembre a bordo del convoglio di Trenord partito dalla stazione di Milano Cadorna in direzione Varese Nord. La giovane, di professione impiegata, dopo l'accaduto non ha esitato a recarsi in caserma a Saronno e raccontare agli agenti l'orrore perpetrato sul suo corpo da due uomini, uno italiano e uno immigrato. Una aggressione sessuale organizzata e portata a termine con brutale precisione. Non un raptus insomma, ma una violenza premeditata.
I due balordi, ha raccontato la 21enne, l'hanno sorpresa nella carrozza priva di altri passeggeri mentre stava guardando il telefonino. In pochi secondi la giovane si è ritrovata in balìa degli stupratori. "Abbiamo cominciato a lottare - ha fatto mettere a referto la vittima -: ho colpito quell’uomo, quello che mi aveva immobilizzata, l’ho colpito ma continuava a cercare di bloccarmi; a quel punto mi ha dato un pugno all’occhio, mi ha dato un morso, mi scaraventava contro il sedile, mi tirava i capelli, mi ha dato altri pugni…".
Uno dei due malviventi faceva "il palo" a inizio carrozza, attento a non far entrare il controllore e in attesa del suo "turno". L'altro era sopra alla 21enne, denudata e immobilizzata con l'aiuto di una bicicletta che i due avevano portato a bordo. Il mezzo premuto sulle gambe della ragazza, che ha riportato varie ferite su tutto il corpo, una mano sulla sua bocca per impedirle di urlare. La ragazza distesa, senza vestiti, sul pavimento della carrozza. Ma con il coraggio di non tacere quanto accaduto in quei pochi, orribili e interminabili minuti.