Rave a Torino, la giornalista di Storie italiane aggredita in diretta: sputi e insulti, dite grazia a Lamorgese
Una delle inviate di Storie italiane, il programma di Rai1 condotto da Eleonora Daniele, è stata aggredita. Le telecamere della trasmissione sono arrivate nell’area del rave party, tra Nichelino e Borgaretto, in provincia di Torino: in mattinata lì erano ancora presenti centinaia di persone. Ma durante la notte è andato avanti il deflusso di partecipanti. Le forze dell’ordine hanno identificato oltre 3000 persone e circa 1500 mezzi tra auto, camper e furgoni, inoltre si sta procedendo all’identificazione e al controllo dei partecipanti al rave - che hanno raggiunto l’area industriale dopo un invito lanciato dagli organizzatori su Telegram.
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Durante la puntata di oggi l’inviata di Eleonora Daniele - sempre in prima linea su cronaca e attualità - è stata aggredita da un uomo che stava partecipando al rave. La conduttrice chiede all’inviata di stare vicino alle Forze dell’Ordine presenti sul posto. "Siamo circondati da agenti ma ci hanno appena sputato addosso", racconta l’inviata. Gelo in studio. "Ora stanno prendendo i suoi dati, si vede che ha un camion con l’attrezzatura per fare musica", prosegue. Poi spiega: "Fino a 20 minuti fa i partecipanti non sapevano il luogo esatto del rave party, in 20 minuti sono stati tutti allertati su dove farsi trovare. A quel punto le Forze dell’Ordine si sono insospettite per la lunga fila di camion al casello. Ed hanno trovato il rave in corso".
Monta intanto il malumore tra le Forze dell'ordine. "Servono leggi più severe - sottolinea il vuoto normativo Felice Romano, segretario nazionale del Siulp, il sindacato unitario della polizia -, sia per l'autorizzazione dei rave party sia per il sequestro del materiale necessario per realizzarli. Perché sono certo - sottolinea alla Stampa - che se si procedesse a sequestrare camion, stereo, amplificatori e quant'altro occorre per sparare musica a palla, i giovani farebbero molta più attenzione ad organizzarli". Sempre al quotidiano torienese, però, il renziano Ivan Scalfarotto regala un'altra perla politica del centrosinistra. Vietato criticare la Lamorgese, perché la ministra degli Interni "non ha colpe" e "la attaccano solo perché donna". La colpa invece è della Lega, suggerisce l'ex sottosegretario, perché "invece di scagliarsi contro di lei potrebbe fare proposte".