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Reddito di cittadinanza, truffa in posta per regalare soldi agli immigrati: il M5s come spiega questa vergogna?

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Passano i giorni, le settimane e i mesi, ma le notizie sui furbetti del reddito di cittadinanza rimangono una costante. E ogni volta hanno l’effetto di un ceffone in piena faccia a chi lo ha elaborato in maniera così lacunosa, ovvero a Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. La magica tesserina per “abolire la povertà” continua a finire nelle mani di tante persone che non ne hanno bisogno, ma che trovano svariati modi per avvalersene, truffando a tutti gli effetti lo Stato.

 

 

La Polizia ha infatti smascherato più di 50 persone che non sapevano neanche parlare l’italiano e che puntualmente si presentavano agli uffici postali di Milano per incassare il reddito di cittadinanza. Ovviamente nessuno di questi ne aveva diritto, come si è appurato grazie a un’indagine condotto dal compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni di Milano. Non solo, perché è stato scoperto e smantellato una vera e propria organizzazione criminale che si avvaleva di stranieri per ricevere il sussidio grillino.

 

 

In pratica venivano fatte entrare in Italia persone provenienti da Romania, Austria e Germania, dopodiché venivano istruite per recarsi agli uffici postali di Milano e ritirare la card del reddito di cittadinanza tramite la presentazione di documenti falsi. Dopo oltre un anno di indagini, sono state arrestate due persone trovate in possesso di documentazione falsa e carte prepagate.

 

 

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