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Luciana Lamorgese, nuovo rave party abusivo a Spinaceto. Accuse al Viminale: "Paese allo sbando"

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L'ennesimo rave è stato organizzato nei giorni scorsi a Spinaceto, periferia a sud di Roma. Poteva trattarsi di una sorta di Viterbo 2.0, con morti e violenze, e invece si è risolto tutto in poco tempo grazie all'intervento delle forze dell'ordine. Anche questa volta, come raccontato da La Stampa, c'erano musica ad alto volume e sballo. Proprio ciò che che aveva portato alla tragedia di metà agosto a Valentano, nel viterbese, dove un 24enne aveva perso la vita. Il suo corpo era stato ritrovato in un lago poco distante dal rave.

 

 

 

Durante il lungo rave organizzato a Viterbo si erano sollevate numerose polemiche per la mancanza di un intervento tempestivo da parte del Viminale, guidato da Luciana Lamorgese. E non solo: c'erano non pochi timori legati al rischio contagi da Covid-19. Questa volta le forze dell'ordine hanno evitato il peggio. Al momento, comunque, sarebbero circa 100 le persone identificate dalla Digos, tra queste pure gli organizzatori del party, quelli che più di tutti rischiano un procedimento penale.

 

 

 

A segnalare il rave è stata una chiamata arrivata a prima mattina alla centrale operativa della Questura di Roma. Ci si lamentava di una festa in corso con musica ad alto volume andata avanti per tutta la notte. Ad arrivare sul posto, oltre alla polizia, anche i carabinieri e gli agenti della polizia locale. Lo ha fatto sapere la Questura stessa con una nota: "Tutta l'area è stata ripulita e messa in sicurezza". Dure critiche arrivano dal coordinatore regionale della Lega nel Lazio Claudio Durigon: "Ormai la Capitale è terra di nessuno e chiunque può prendersi gioco di ogni regola e norma". "Il fatto che si riesca ad organizzare un grande raduno non autorizzato nel giorno delle elezioni nella Capitale dimostra che il Paese sul piano della sicurezza è davvero allo sbando", ha commentato Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d'Italia.

 

 

 

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