Rimini, Luciana Lamorgese: "Poteva accadere ovunque". Furia della Lega: "Sconcertante", "incompetenza totale"
"Poteva capitare in qualunque parte d'Italia o d'Europa perché era una persona disturbata. Adesso stanno facendo tutti gli accertamenti del caso dal punto di vista psichiatrico". La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese commenta così al termine del comitato per la sicurezza a cui ha partecipato a Rimini dopo l'accoltellamento avvenuto sabato notte in città che ha causato il ferimento di 5 persone tra cui un bambino di 5 anni. "Il lato positivo è che le vittime non sono in pericolo di vita".
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Parole che hanno scatenato l'ira della Lega. "Ritengo sconcertante che il ministro degli Interni, commentando l'accoltellamento di cinque persone a Rimini da parte di un immigrato somalo, commenti testualmente 'poteva capitare ovunque in Italia'. Dunque può accadere ancora? Anche domani?", tuona il senatore della Lega Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato. "Con tutto il rispetto: gestire la sicurezza e l'ordine pubblico significa prevenire e controllare, e controllare soprattutto chi è qui ospite e sotto la responsabilità delle istituzioni, e non limitarsi ad allargare le braccia commentando che poteva capitare ovunque". E ancora: "Se un questore o un prefetto commentassero nello stesso modo un grave episodio criminale avvenuto nel territorio di loro competenza verrebbero rimossi in un istante".
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"Ringraziamo il ministro. Finalmente ha ammesso la sua totale incompetenza e ha detto a tutti gli italiani che non sono al sicuro perché non è in grado di gestire il Viminale. Lei e il suo partito, ovvero il Pd, si comportino di conseguenza: via dal ministero", rincarano i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Somane Duula, il somalo fermato "era in giro in Europa da vari anni, dal 2015. E' andato in Svezia, Danimarca, Austria, Germania, Svizzera, dove regolarmente ha proposto la domanda di protezione internazionale".