“Mi picchiano con violenza, da quattro anni. Ora basta, prendeteli”. È l’incredibile denuncia di un bambino di 11 anni, che ha citofonato in caserma per denunciare ai carabinieri sua madre e i suoi fratelli. Una storia che ha l’effetto di un pugno allo stomaco: questo ragazzino sarebbe stato costretto a rinunciare alla scuola, con la mamma nel ruolo di aguzzina a cui portare i soldi tramite l’elemosina.
Poliziotto morto di Covid a 58 anni. La moglie: "No vax convinto, diceva di essere più forte del virus"
Candido Avezzù, il poliziotto morto a 58 anni di Covid il 29 agosto all'ospedale di Jesolo a causa di complic...Una vita da sfruttato e maltrattato, perché quando il piccolo tornava a mani vuote al campo nomadi abusivo di Tor Sapienza veniva poi “punito” dalla madre, che ordinava agli altri figli di picchiarlo. Adesso l’incubo è finito, rivela Emilio Orlando sul quotidiano Leggo, perché è intervenuta la stazione dei carabinieri di San Basilio: identificata la donna, una cittadina romena di 36 anni, che tra i metodi punitivi prediligeva calci e pugni sulla pancia e in faccia al bimbo di 11 anni. Intimorito e pieno di lividi: così si è presentato in caserma, dove ha avuto la lucidità e il coraggio di denunciare tutto.
Milano, arrestato il titolare di una pizzeria. Altroché sale, cosa metteva sulla margherita
Al posto del sale, sulla pizza metteva la cocaina. La scoperta dei carabinieri ha portato all'arresto del titolare d...Tra lacrime e singhiozzi, il piccolo ha raccontato tutto per filo e per segno ai carabinieri: “Mia madre mi mena a calci e pugni in testa e dietro la schiena se mi rifiuto di andare a cercare il ferro e il rame in giro per i cassonetti. Dopo la quinta elementare volevo continuare a studiare ma non mi hanno voluto più mandare a scuola per farmi lavorare. Non posso nemmeno riposarmi perché mia madre mi picchia se dormo”. La donna si trova adesso nel carcere di Rebibbia: tra l’altro proviene da uno dei campi rom noti per spaccio, roghi tossici e sfruttamento di minori per prostituzione e accattonaggio.